Nonostante il caldo torrido e nonostante il rogo in Portogallo, il rischio incendi mai come quest’anno è assolutamente concreto. Specie in l’Abruzzo, che è tra le sei regioni italiane che non dispongono di mezzi predisposti e riservati agli interventi in caso di incendi boschivi.
“A causa del recente decreto legislativo 177, nonché la norma per il passaggio della Forestale in altri corpi delle forze armate, ci troviamo a dover stipulare una convenzione che non è in grado di garantire gli interventi”. A dirlo è Emidio Primavera, direttore del dipartimento opere pubbliche e ambiente che ricomprende anche la protezione civile per la regione Abruzzo.
“Fino allo scorso anno - afferma Primavera - per la lotta agli incendi boschivi avevamo una convenzione sia con la Forestale, sia con i Vigili del Fuoco. Con la soppressione del corpo forestale siamo costretti, quest’anno a richiedere agli stessi vvf di supplire alla mancanze che si sono venute a manifestare”.
“Giustamente - afferma ancora primavera- i Vvf con i mezzi e le risorse umane non sono in grado di garantire la stessa sicurezza ed efficienza degli scorsi anni, noi però abbiamo sottoscritto comunque la convenzione.”
Tra i 450 e 460 mila euro è il badget di quest’anno per la convenzione che sarà operativa dal prossimo 1 luglio. In aggiunta quest'anno di un servizio DOS, direttore per Operazione di Spegnimento, nonché assistenza per mezzi aerei nel caso in cui le circostanze lo richiedano.
“Inoltre - afferma ancora Primavera - non è da sottovalutare il problema dei mezzi, quali gli elicotteri. La regione, infatti, è munita di solo due mezzi che però non sono a disposizione della nostra regione in via esclusiva, e possono essere attivati solo su richiesta”
E’ ovvio, quindi, che questa regione come le altre 5 segnalate come regioni a rischio dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, dovranno organizzarsi in proprio e non è escluso che siano costretti ad opzionare almeno un paio di mezzi.