Lo "sloggiamento" di Beppe Grillo è comparabile a quello di Macron?




Categoria: ABRUZZO
19/06/2017 alle ore 11:17



(Agenzia Nova) - L'ideologia del Movimento 5 stelle (M5s) di Beppe grillo è in qualche modo comparabile alla sostituzione della classe politica ("Dégagisme", letteralmente "sloggiamento"; ndr) operato in Francia dal partito del neo presidente Emmanuel Macron con il quo movimento "En Marche!" ("In Marcia!", ndr)? Il settimanale francese "Le Nouvel Observateur" lo ha chiesto a Marc Lazar, professore di storia e sociologia politica alla prestigiosa Università di Scienze politiche di Parigi (Sciences Po), all'indomani del deludente risultato registrato dal M5s al primo turno delle elezioni comunali in Italia che secondo i commentatori italiani avrebbero segnato l'inizio della fine della creatura politica del comico genovese. Il professor Lazar risponde raccomandando prudenza nel giudizio: innanzitutto perché non è possibile fare un bilancio completo dello scrutinio prima della tenuta del secondo turno di ballottaggio domenica prossima 25 giugno; e poi, dice, perché i grillini hanno mostrato finora grande capacità di mobilitazione dell'elettorato a livello di elezioni nazionali, ma sono troppo poco presenti a livello locale per vincere delle consultazioni municipali soprattutto quando sono parziali come quelle in corso nella Penisola. La prospettiva, nota lo studioso francese, è falsata dalle clamorose vittorie ottenute l'anno scorso nelle comunali di Roma e Torino da Virginia Raggi e Chiara Appendino, del tutto inattese: anche se i deludenti bilanci delle due sindache, soprattutto nella Capitale, possono aver giocato un ruolo negativo mostrando l'incapacità di governo del M5s; resta da vedere se tutto ciò avrà ripercussioni sulle prossime elezioni politiche nel 2018. Quanto alle similitudini tra il panorama politico italiano e quello francese, il professor Lazar è ancora più scettico, ricordando che in Italia un profondo rinnovamento della classe politica è già avvenuto nell'ormai lontano 1994 con la discesa in campo di Silvio Berlusconi: piuttosto, conclude la sua analisi, è proprio dalla parabola del partito berlusconiano Forza Italia, zeppo di neofiti della politica divenuti col tempo politici professionisti che bisogna trarre lezioni per la Francia di oggi.

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