La Perdonanza Celestiniana è stata ufficialmente candidata per la Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale, patrocinata dall'Unesco: il solenne rito potrebbe dunque entrare di diritto nel prestigioso inventario che tutela l'insieme delle tradizioni "vive" e "intangibili".
"La Festa infatti- argomenta il Mibact- esprime, nei suoi diversi momenti, la volontà della comunità locale di mantenere viva una tradizione secolare, elemento fondante della propria identità, declinandola nei tempi attuali attraverso i valori dell'accoglienza, della solidarietà, del perseguimento della pace e del dialogo interculturale con altre comunità internazionali".
L'evento della Perdonanza si rinnova ogni anno nel capoluogo abruzzese dal 16 al 29 agosto, accompagnato da numerose altre manifestazioni di carattere religioso, civico e storico. Il nome deriva dalla Bolla pontificia che papa Celestino V emanò nel 1294 e con cui concesse l'indulgenza plenaria a tutti i fedeli di Cristo che, confessati e sinceramente pentiti, fossero entrati nella basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila.
L'ambito riconoscimento potrebbe arrivare già nel 2019, a testimonianza della rinascita aquilana dalle macerie, materiali e spirituali, attraverso quello che da oltre sette secoli è il simbolo indiscusso della città.
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