Movimento e cibo: ma siamo davvero carnivori?



di Diana Eugeni Le Quesne
Categoria: GEA
03/04/2018 alle ore 12:54



Mi sento pesante… ho mal di pancia… non digerisco bene… non dormo bene… sono stanco non ho energia… è la menopausa… è intolleranza

la realtà è che il cibo è cambiato e noi pretendiamo di mantenere la stessa dieta, non solo ma di mangiare di più e muoverci di meno e se poi ci sentiamo male curiamo i sintomi con droghe potenti.

Quando mi sono trasferita a Londra circa 10 anni fa sono diventata vegetariana (lo ero già stata in passato, con alternanze) ma questa volta la decisione era non soltanto perché sentivo che la carne era ‘indigeribile’ ma anche perché negli scaffali dei supermercati la quantità di animali in vendita era veramente triste e ancor più triste è che dopo 3-4 giorni un pollo da 10 pounds ne costava 3 perché nessuno lo comprava e infine spariva meschino dal banco. La superproduzione di carne mi ha disturbata e indagando si scopre facilmente l’abuso di produzione di tutto ciò che è animale carne, latte e derivati.

Nel 2012 ho deciso di cambiare completamente vita lavorativa, e avendo un passato di danza e teatro-danza decisi di ricominciare ad allenarmi. In pochi mesi riscopri il mio corpo, la danza classica e contemporanea, la disciplina alla barra, lo yoga e ho fatto un meraviglioso percorso di apprendimento in Inghilterra.

Così nella consapevolezza di un corpo ritrovato ho sviluppato sensibilità estrema a quello che ingerisco e a come il mio corpo reagisce. Assodato che le proteine animali rallentano le mie performance, da tre anni sono vegana orientata al crudismo. E’ una moda? forse. Ma come tutte le mode rispecchia il tempo in cui viviamo e alcuni di noi oggi come in passato cercano di vivere consapevolmente e in modo sostenibile. Quello che posso dire è che le mie analisi degli ultimi 3 anni sono perfette e io sto benissimo. Ma c’è davvero tanta polemica…

‘ Verrà un tempo in cui considereremo l'uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo ‘ Leonardo da Vinci

 

Questo tempo forse è adesso?

I prodotti animali allevati in fabbrica, a dispetto dell’incommensurabile estensione oggi, erano inconcepibili meno di 100 anni fa. In passato gli animali erano allevati in ambiente rurale, il lattaio consegnava latticini prodotti da un latte non molto lontano.

Carne e pollame venivano acquistati da un macellaio locale che magari conosceva personalmente gli animali. Oggi con ormoni della crescita, antibiotici e mangimi geneticamente modificati gli animali sono numeri, merce. Quindi, anche se può sembrare che i nostri antenati abbiano mangiato "troppo" di questi prodotti, stavano mangiando animali sani, allevati sull'erba, all'aperto e, si spera, con molto amore umano.

Oggi abbiamo ’superproduzione’ di prodotti derivati dagli animali, con tutte le conseguenze come eccessiva produzione di scorie, abuso di ormoni e antibiotici, condizioni indecenti in cui questi animali vivono e aumento in larga scala dell’obesità, del colesterolo e delle malattie cardiovascolari. Trattiamo gli animali come merce per fare soldi e non c’è nessun

Il cibo e cambiato e la nostra testa è cambiata. E se avete le spalle bloccate, la cervicale, vi viene il colpo della strega etc. è perché si sceglie di non muovere il corpo come si dovrebbe e di mangiare cibi processati da altri perché non si ha tempo. Ne vale la pena?

I prodotti allevati convenzionalmente contengono meno vitamine e minerali di quanti ne avessero fatti mezzo secolo fa. È possibile attribuire ai pesticidi e ai fertilizzanti chimici la pessima qualità del suolo. Le ‘fattorie' di animali inquinano il suolo e l’acqua, che sono devi veri e propri campi di concentramento, rendendo anche più grave il rischio di malattie a carico degli alimenti. Anche le opzioni organiche e biologiche stanno ancora combattendo 50 anni di suolo impoverito. È una battaglia in salita, ma vincente.

Un allevatore, il direttore della Bionutrient Food Association Dan Kittredge opera per cambiare i criteri per il successo nell’agricoltura: dall'alta resa a un più alto contenuto di nutrienti. Dan collabora direttamente con gli agricoltori per aiutarli a combattere il suolo impoverito, migliorando al contempo la resa e il sapore del prodotto.

Proprio la Fao sottolinea come il consumo di carne, destinato ad aumentare del 73% entro il 2050 rispetto al 2010 , ha un impatto molto forte sull’ambiente. La fabbricazione di fertilizzanti e pesticidi per produrre mangimi, poi, genera liquami altamente inquinanti per il suolo e per le acque. Ma il problema riguarda "solo" lo sfruttamento del suolo e degli animali?I nostri nonni e bisnonni crebbero quando l'agricoltura biologica era essenzialmente la norma. E con un po 'di fortuna, lo saranno anche i nostri nipoti e pronipoti. Ecco perché è così importante sostenere gli agricoltori biologici, i coltivatori locali e far crescere i nostri.

Quindi oltre all’amore per gli animali anche le ragioni ambientali devono farci riflettere.

In realtà si vive benissimo senza proteine animali, si forse bisogna controllare il bilanciamento calorico ed anche proteico e vitaminico, ma il corpo è più giovane, meno affaticato più efficiente in ogni istante.

Movimento intelligente abbinato con cibo che viene dalle piante sono i pilastri di un corpo presente, allineato con la mente e pronto a performare correttamente.

Le principali cose da fare consistono nel cambiamento della dieta, con la scelta di un regime antinfiammatorio ma anche una diminuzione complessiva dell’apporto calorico, lo svolgimento costante di una moderata attività fisica di tipo aerobico e una migliore gestione dello stress. Il consumo giornaliero e costante di frutta e verdura e cibi semplici ci conduce a sentirci legati maggiormente alla terra, al territorio dove viviamo, alla natura. E’ un pò come camminare a piedi scalzi sul prato, c’è un energia fisica di scambio fra il nostro corpo e la terra su cui ci muoviamo. Il cibo che assumiamo genera energia spendibile di nuovo nello spazio che abitiamo. E’ una catena.

In sostanza sarebbe opportuno adottare i seguenti comportamenti alimentari:

• CONSUMARE verdure e ortaggi in tutti i pasti; la frutta come snack. Occorre scegliere prodotti di stagione, locali e se possibile biologici.

• SCEGLIERE cereali integrali come carboidrati

• SOSTITUIRE le proteine animali con legumi (ceci, lenticchie, fagioli, piselli, soia) e con frutta a guscio (noci, mandorle, nocciole, anacardi, pinoli, pistacchi ect.).

• LIMITARE i grassi, utilizzando principalmente oli quali, in particolare, quello di oliva extravergine, olio di avocado e cocco.

Se si abbina una dieta del genere ad un movimento cardiovascolare costante e di allungamento muscolare a fasi alterne, i risultati sono sorprendenti!

Comportamenti fisici:

• RESPIRARE considerando lo scambio continuo con l’ambiente in cui viviamo

• SUDARE generando energia con movimenti ripetitivi e costanti e eliminando tossine e scorie

• ESTENDERE il corpo con la consapevolezza dei nostri limiti e provando ogni giorno a fare un pò di più

• MEMORIZZARE quando un muscolo è efficiente e ricordarci che siamo corpi che si muovono e non teste che camminano, la testa è una parte del nostro corpo e funziona meglio se tutto il sistema è efficiente.

• ESPLORARE tutte le possibilità del nostro corpo, perché se non usiamo i movimenti che abbiamo il corpo dimentica, perde e non cosce più quello di cui è capace.

 

Siamo animali e non necessariamente carnivori, che ci piaccia o no, e il movimento è parte del nostro essere.

 

Per concludere ecco la mia colazione antinfiammatoria…

 

ALBA

E’ un frullato che davvero vi dà vitalità e creatività per tutta la giornata. La maca è una radice peruviana considerata (come gli altri Ginseng) un tubero eccezionale; oltre alle varie sfaccettature nutrizionali già elencate, le si attribuiscono proprietà toniche, afrodisiache ed è un vero energetico. Lo zenzero è un antinfiammatorio potentissimo che ha ottime proprietà rigeneranti e curative.

Frullate tutto per un paio di minuti e buona giornata!
 
Vi ricordo che c’è ancora qualche posto nei workshop in Abruzzo a Montepagano 21 e 22 Aprile prossimo.