Il museo del mare di Pescara nasce negli anni '50 grazie alla determinazione del dott. Guglielmo Pepe, veterinario con la passione per il mare. Oggi versa in completo degrado ambientale e sociale in quanto il giardino che circonda il museo è completamente in stato di abbandono.
La struttura invece di attirare turisti attira critiche dei cittadini pescaresi "in primis" dal mondo politico perché il museo del mare è un bene nazionale da tutelare che dovrebbe sviluppare turismo ed economia.
L'amministrazione comunale invece di esaltare la storia, la bellezza e l'ambiente della propria città fa il contrario. Se ne lamenta il coordinatore cittadino di Forza Italia Cerloni che chiede di sapere “dove sono finiti i 4 milioni di euro per la riqualificazione e l'ampliamento della struttura storica”.
Ma la domanda da porsi è: dove è finita la politica cittadina per la tutela dell'ambiente e dei beni culturali? Il dott. Pepe iniziò con l'esporre nel museo una piccola raccolta di arnesi e di attrezzi da pesca e qualche esemplare di animale marino, in una sala dedicata alla marineria pescarese con più di cento foto d'epoca, raffiguranti le paranze e le lampare.
Il museo, realizzato nel quartiere di Borgo Marino adiacente al mercato ittico, ricorda ed esalta la marineria italiana ma non chi amministra che, forse, se ne è dimenticato.
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