"Nessuno puo' appartenere contemporaneamente a un Consiglio regionale e ad una delle Camera del Parlamento o ad un altro Consiglio regionale". I pentastellati abruzzesi chiamano in causa l’articolo 122 della Costituzione per ribadire con forza l'incompatibilità tra la carica di senatore del neoeletto Luciano D'Alfonso e le sue funzioni di governatore.
Proprio alla vigilia della prima seduta d’aula a Palazzo Madama, i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi e Gianluca Ranieri, hanno depositato una segnalazione invitando Giuseppe Di Pangrazio, presidente della Giunta per le elezioni dell'Emiciclo, a procedere per superare l'impasse che ha reso l'Abruzzo "ostaggio di un solo uomo".
Non ci stanno i grillini e chiedono a gran voce il rispetto delle leggi e della volontà popolare, consapevoli che il governatore non si dimetterà autonomamente: "Oggi che l’incompatibilità è diventata effettiva ed efficace sia per il presidente D’Alfonso che per il deputato-consigliere regionale Camillo D’Alessandro - aggiungono- ne prenda atto il Consiglio, si proceda con lo scioglimento dello stesso e si consenta agli abruzzesi di tornare al voto entro tre mesi”.
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