Continua senza sosta l'esodo dalla Casa Bianca. A lasciare lo staff questa volta è Gary Cohn, capo-consigliere economico di Trump, suo fedelissimo, nonché progettista dell'ultima riforma fiscale.
Le dimissioni dell'ex banchiere di Goldman Sachs arrivano dopo l'annuncio del decreto che "punirà" le importazioni di acciaio e alluminio: Cohn ha espresso fin da subito il disappunto non sanabile in merito alle misure protezionistiche targate The Donald, che già spaventano i mercati e che rischiano di innescare una vera e propria guerra commerciale.
"Metteremo i dazi su acciaio e alluminio, non abbiamo altra scelta per proteggere i nostri lavoratori e le nostre aziende. Per decenni altri Paesi si sono avvantaggiati a discapito degli Stati Uniti", aveva detto il presidente, malgrado le reazioni di Europa e Cina: "A volte le guerre commerciali non sono così male".