Casa d'Annunzio, una carezza al caro Gabriele ottanta anni dopo

Tra i documenti esposti a Casa d'Annunzio a Pescara, la maschera di cera realizzata subito dopo la sua scomparsa avvenuta al Vittoriale il 1 marzo 1938, suscita sicuramente ammirazione e commozione. Inserito in un moderno allestimento en pendant  con il calco delle mani, questo volto rasserena il profilo di un uomo che ha  vissuto pienamente e intensamente la propria esistenza.

Molti lo hanno guardato e lo avrebbero voluto accarezzare, gli ipovedenti si sono dovuti accontentare  di una descrizione da parte  dagli accompagnatori. Per ovviare a ciò Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell'Abruzzo, ha accolto una preziosa opportunità:  la  proposta di collaborazione da parte del Liceo Artistico Musicale "Misticoni-Bellisario  di Pescara diretto da Raffaella Cocco, la quale era orientata a portare avanti un progetto formativo dedicato a Gabriele d'Annunzio nell'ambito di un percorso di Alternanza Scuola-Lavoro. Sono bastati alcuni colloqui preliminari e alcune azioni mirate  per concretizzare questa disponibilità. Sotto la guida attenta dei docenti Patrizia Filomena e Pietro Pisano, con l'ausilio di una intera classe e il supporto dell'Associazione DADA d'Arte e d'Abruzzo, è stato realizzato un calco in gomma siliconica che ha permesso di ottenere una prima replica in gesso della maschera in cera. Il progetto continuerà poi con altre attività collegate alla figura del Vate.

La presentazione di questo manufatto, che sarà possibile accarezzare, è prevista per  giovedì 1 marzo 2018, ore 11.00 come evento inaugurale della rassegna " Il Vate e la piccola Patria - D'Annunzio. Pescara, l'Abruzzo", alla presenza del presidente dell'Unione ciechi di Pescara, Gabriele Colantonio,  e di Franca Minnucci, la quale leggerà liriche e  brani collegati all'appuntamento finale del sempre molto amato Gabriele d'Annunzio .