“Chiamatemi” ma il numero non c’è"
“Ogni volta che avete necessità o il desiderio di parlare con me potete contattarmi”, scrive la candidata Federica Chiavaroli sotto un manifesto con foto posata, occhialetti alla Harry Potter e mano sotto il mento con tanto di hashtag #abruzzo #passione #futuro. Hai visto quanto è diventata democratica Federica ora che si candida con la coalizione Pd?
Manco per niente, sul manifesto si è scordata di inserire un qualsiasi riferimento, numero di telefono, mail, segreteria, niente di niente. Della serie: se volete contattarla lanciate un urlo, magari lo sente. No, non si è scordata: un semplice marchiano errore di comunicazione.
Florindi chierichetto, che invidia
Una foto che in campagna elettorale vale più di cento comizi, di mille manifesti e di migliaia di volantini distribuiti ai semafori: insomma, una foto che ad avercela, uno come Luciano D’Alfonso avrebbe fatto i salti mortali. Invece no, invece riguarda un sindaco che non è neppure candidato (forse lo sarà alle prossime regionali però): Gabiele Florindi, primo cittadino di Città Sant’Angelo, immortalato nel ruolo di chierichetto con papa Francesco.
Florindi proprio ieri ha annunciato la crisi della sua giunta, in seguito all’uscita dei consiglieri di Liberi e uguali. Una crisi di cui si è assunto l’intera responsabilità. Per ora si consola con la foto da chierichetto al cospetto del Papa. E Dalfy, invece, per l’operazione simpatia lanciata in campagna elettorale, si accontenta delle foto scattate mentre fa il cameriere al ristorante Bolsena di Pescara o mentre prepara il caffè al bar per Gianni Melilla.
Manifesti a tappeto
Manifesti giganti, manifesti dappertutto, manifesti affissi negli spazi di altri, manifesti abusivi: succede ancora, nonostante la denuncia presentata giorni fa dal parlamentare Gianluca Vacca del movimento Cinquestelle. Quattordici solo in via del Santuario, mentre nella foto qui sotto sono quelli affissi ieri pomeriggio in via del Concilio, la strada per la chiesa di S.Andrea.
“Ho chiamato personalmente il capo dei vigili urbani di Pescara per segnalargli la situazione. I vigili dovrebbero coprire i manifesti abusi ma in realtà non fanno niente”, ha denunciato Vacca. giorni fa.
“Nel patetico tentativo di raccattare qualche voto – ha continuato –D’Alfonsoo chi per lui, la mandataria è l’avvocato Carla Tiboni, ha tappezzato la città prima che il Comune indicasse gli spazi. E così ha messo manifesti ovunque, anche in spazi non suoi. Avrebbe diritto a due spazi, invece se n’è presi 14 solo su via del Santuario”.
ps: e nessuno dice niente.
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