Biondi: "Di Benedetto ha già fatto il massimo, io posso vincere"

“E’ una battaglia tutta da fare” esordisce così Pierluigi Biondi il candidato sindaco del centrodestra a L’Aquila che il 25 giugno correrà contro Americo Di Benedetto, candidato per il centrosinistra, al ruolo di primo cittadino e che questa mattina ha convocato una conferenza stampa per fare un’analisi del voto.

“Raccoglierò, non solo i voti di tutti coloro che non si sono uniti a Di Benedetto, ma anche l’elettorato del movimento 5 stelle, il loro è un voto di protesta contro l’amministrazione uscente” questi sono i conti di Pierluigi Biondi nelle ore successive al voto che, nonostante lo stacco di oltre 10 punti percentuali del suo concorrente, non si da per vinto, tutt’altro. Promette guerra.

In questo momento Biondi si sente addirittura in vantaggio rispetto a Di Benedetto per aver riportato a casa, in attesa dei dati definitivi, ben 1200 voti in più rispetto alle liste che lo hanno sostenuto.

“Americo di Benedetto non può dire la stessa cosa” ha affermato il candidato di centrodestra. 

“Adesso la partita è diversa” dichiara “il centrosinistra ha puntato su numerosissimi candidati consiglieri per poter raccogliere voti di amici e parenti ma questa volta non funzionerà, si vota per il sindaco, non ci sono scuse”

Biondi fa anche i conti con le vittorie che potrebbe portare a casa da un punto di vista politico “se il centro destra dovesse vincere al ballottaggio, in consiglio comunale avremmo ben 8 donne, dato mai avuto fino ad oggi, mentre il centrosinistra soltanto sei”.

“Inoltre noi abbiamo pronto un programma di lavoro per i primi 100 giorni”

“Tengo a ribadire che non deluderò il mio elettorato, non farò accorpamenti al secondo turno, non è corretto per chi mi ha votato” sono le parole che riserva per Giancarlo Silveri, della lista civica Riscatto popolare.

Ciò che preme sottolineare a Biondi è che un simile risultato è il massimo possibile per il centrosinistra mentre il centrodestra ha ancora un margine di voti abbastanza ampio su cui lavorare, bisognerà solo capire se sarà sufficiente per aggiudicarsi la poltrona da primo cittadino.

Non si sono chiusi, quindi, i giochi delle elezioni amministrative nel capoluogo d’Abruzzo.