A Washington è il secondo stop dell'amministrazione federale in meno di un mese. Il Congresso non è riuscito ad approvare il bilancio entro il termine della mezzanotte (le 6 in Italia), ostacolato dalla "maratona" ostruzionistica del senatore repubblicano Rand Paul, intervenuto per protestare contro l'aumento della spesa e del tetto sul debito. L'ex candidato presidenziale ha parlato per oltre sei ore facendo scattare lo shutdown: "Li posso tenere qui sino alle tre del mattino, mi devono ascoltare", aveva minacciato.
I senatori prevedono di mettere al voto la legge sul budget già nelle prossime ore, ma il testo dovrà passare al vaglio Camera prima di essere siglato dal presidente.