Per colpa di un tweet esplode la polemica tra i candidati alle prossime elezioni in Abruzzo. A prendere la parola Camillo D’Alessandro, candidato con il PD, che si scaglia senza mezzi termini contro il post (https://twitter.com/grotondi/status/959902730373550084) di Gianfranco Rotondi, capolista di Forza Italia alla Camera nel collegio proporzionale Pescara-Chieti-Vasto, ex Ministro per l’attuazione del programma di governo con Berlusconi.
“Rotondi, paracadutato in Abruzzo per le elezioni e della Nostra Regione, dell'Abruzzo sa solo che produce un amaro, anzi di più, si vanta di averlo fatto vendere in ogni ristorante che lui ha visitato in giro per l’Italia” accusa D’Alessandro in una nota.
E prosegue dicendo: “Questo il suo grande contributo per la nostra terra! Chissà cosa farebbe se sapesse che qui, nella nostra terra, si produce anche il vino, l'olio, gli arrosticini, il pecorino, il Ducato, la ventricina, la pasta, e ancora che qui, nella nostra terra hanno girato film: Michelle Pfeiffer, George Clooney che le nostre montagne hanno fatto da set per cantanti e pellicole di grande fama, cosa farebbe se sapesse che qui abbiamo un aeroporto, diversi porti, un prestigioso istituto nazionale di fisica nucleare.”
D’Alessandro, poi, invita Rotondi ad un confronto pubblico: “Davanti ai cittadini, agli abruzzesi, quelli che popolano questa terra, quelli che lui vorrebbe rappresentare il 4 Marzo, perché di questo si tratta: rappresentare questa terra e i suoi cittadini. L'Abruzzo Vale e non merita di essere trattato come una merce da vendere nei ristoranti. Aspetto una risposta da Gianfranco Rotondi, un giorno, una piazza e un orario, così da confrontarsi con tutti e magari cambiare idea su cosa ci rappresenti davvero”
Nei giorni precedenti anche Gianluca Castaldi, candidato del movimento 5 stelle, aveva aspramente criticato l’ex ministro: “Gianfranco Rotondi sarà il nostro rappresentante in parlamento per Forza Italia. Se votate controdestra eleggete lui. A me l’amaro in bocca viene a vedere candidato nella mia regione una persona nata altrove”
Su Facebook Rotondi replica con un post a chi lo accusa di essere un “paracadutato”: “In #Abruzzo mi ha catapultato mio padre nel 1968. Siccome sono un po’ vecchietto e sono qui da 50 anni, potrei dire che sono più abruzzese di chi è nato dopo di me”.