“Siamo il cuore liberale e cattolico della coalizione, siamo moderati ma con le idee chiare: non prenderemo mai in considerazione un’alleanza con i Cinque stelle come stanno facendo altre forze, e siamo diversi da chi come D’Alfonso sta scappando dall’Abruzzo, noi siamo amministratori responsabili e competenti che vogliono rappresentare gli interessi degli abruzzesi, vogliamo riportare la nostra regione alla guida di tutto il Mezzogiorno”.
Si è presentata così a Pescara la formazione centrista “Noi con l’Italia – Udc”, in corsa per le elezioni del 4 marzo. A presiedere c’erano i capilista Gianni Chiodi, Presidente emerito della Regione Abruzzo e capolista alla Camera nel collegio plurinominale Teramo-L’Aquila, Enrico Di Giuseppantonio, candidato alla Camera nel collegio plurinominale Chieti-Pescara e nel collegio uninominale 5 Vasto-Lanciano-Ortona e Giulio Sottanelli, candidato capolista al Senato nel collegio plurinominale Abruzzo.
Insieme ai "big" anche i candidati e le candidate: per il collegio plurinominale Camera L’Aquila-Teramo Simona Mei, aquilana, laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo Comunicazione e collaboratrice artigiana/commerciante, Adelio Di Natale, maestro di sci e operatore turistico di Roccaraso e Beta Costantini, avvocato di Silvi (Teramo), già candidata alle ultime regionali; per il collegio plurinominale Camera Pescara-Chieti Fabiana Desiderio, avvocato e assessore comunale a Chieti, Valter Cozzi, assessore al Comune di Montesilvano ed ex assessore provinciale e Incoronata Ronzitti, dipendente del Ministero della Giustizia del Tribunale di Vasto; per il collegio plurinominale Senato si sono presentati Franca Camplone, manager di Pescara, Giuseppe Marcuccitti, dipendente della Asl di Chieti e dirigente sportivo di riferimento nazionale nel calcio a 5 e Desirée Del Giovine, medico di Colonnella (Teramo) e responsabile del movimento nazionale femminile di Direzione Italia di Raffaele Fitto.
“La nostra lista è composta da uomini e donne di alto profilo, sia sotto l’aspetto culturale, professionale che per preparazione politica” ha spiegato Enrico Di Giuseppantonio “è una lista che punta al ‘noi’, perché è vicina alla gente, per ristabilire un’alleanza che unisca la politica ai cittadini, siamo una forza che guarda al futuro del nostro Abruzzo, che vogliamo riportare al primo posto tra le regioni del Mezzogiorno d’Italia. Mettiamo in campo la nostra esperienza come amministratori e politici e la sottoponiamo alla valutazione di quegli elettori che si definiscono ‘arrabbiati’, pronti a un voto di protesta che, alla fine, minerà la stabilità e la democrazia dell’Italia. Chi ci voterà lo farà scegliendo una classe politica formata e affidabile”.
All’attacco nei confronti dell’attuale classe dirigente regionale è andato il presidente emerito Gianni Chiodi. “Anche a me nel 2013 fu proposta una candidatura certa al Senato ma rifiutai, scegliendo di portare a termine il mio mandato in Regione: oggi D’Alfonso e i suoi stanno mettendo in atto una grande fuga ma presto tutti si renderanno conto della sua strategia da incantatore. In questi giorni taglia nastri e promette fondi a pioggia, fondi che non ci sono: tanti risultati dei quali fa sfoggio sono merito nostro, a partire dall’uscita dal commissariamento della sanità per finire con il progetto della più grande pista ciclabile”.
Rispetto all’alleanza con altre forze politiche dopo il 4 marzo Chiodi ha aggiunto: “Di sicuro non ci alleeremo mai e poi mai con i Cinque stelle e non flirtiamo sottobanco con loro come fanno altri, abbiamo altri valori e punti di riferimento, siamo sicuri che il centrodestra potrà avere i numeri per governare, in caso contrario le alleanze saranno su obiettivi e programmi condivisi, non sarà certo il Pd a dettare l’agenda”.
“Siamo profondamente diversi da chi governa attualmente la nostra Regione con il solo obiettivo di una poltrona da Ministro, noi usiamo il ‘noi, D’Alfonso vede solo l’io” ha aggiunto Giulio Sottanelli “non inseguiamo il facile consenso con le promesse elettorali, come D’Alfonso che oggi, guarda caso, annuncia in pompa magna un’infornata di 80 assunzioni nell’azienda regionale dei Trasporti, Tua, è davvero scandaloso che si faccia questo a venti giorni dalle elezioni. Personalmente la mia è una ricandidatura che si basa sul lavoro fatto alla Camera negli ultimi cinque anni, con impegno e al servizio della comunità abruzzese. Come Gianni ed Enrico, sono una persona che ha amministrato e ha esperienza e voglio continuare a rappresentare gli interessi dell’Abruzzo, non come Di Maio che a 31 anni pensa di poter fare il premier senza alcuna esperienza sul campo o competenza”.
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