Sulmona, nasce il Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo


Il sindaco di Sulmona ha proposto l'organizzazione di una manifestazione nella città abruzzese il 21 aprile 2018.


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
05/02/2018 alle ore 14:47



In un' affollata e partecipatissima assemblea è nato a Sulmona il “Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo”, un comitato per unire in un’unica voce tutte le vertenze intorno a questioni come grandi gasdotti, impianti di compressione e di trattamento del gas, pozzi e stoccaggi.

Nella sala Celestino V della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice si è discusso in merito ai principali interventi che il Governo vuole imporre alla regione,  dal gasdotto Larino - Chieti, al progetto di estrazione a Bomba, fino allo stoccaggio di Cupello e a quello proposto per S.Martino sulla Marrucina.

Tantissime le voci intervenute, compresa quella del sindaco di Sulmona che ha proposto l’organizzazione di una manifestazione nella città abruzzese il 21 aprile 2018.

“La grande partecipazione di stasera mi ricorda un'altra assemblea, quella del marzo 2015 a San Vito Chietino, quando fondammo il movimento 'No Ombrina'. Quella battaglia poi l'abbiamo vinta” commenta Augusto De Sanctis, coordinatore del Forum abruzzese dei movimenti per l’Acqua, e prosegue parlando degli interventi imposti dal governo: “Si tratta di un progetto unitario per trasformare l'Abruzzo e la penisola in un Hub del Gas, una piattaforma logistica per trasportare e poi esportare gas in nord Europa con fini meramente commerciali. Un disegno che assoggetta i territori a grandi servitù di passaggio con gravi rischi ed impatti in termini ambientali, sanitari e anche economico-sociali con l'unico fine del profitto di chi propone e costruisce queste opere senza alcun beneficio per i cittadini che, oltre ai rischi e agli impatti, le pagano profumatamente anche sulle bollette”.

La portavoce dei comitati cittadini ambientalisti di Sulmona, Giovanna Maradonna, ha precisato che: “Gli interessi economici in gioco sono molto forti, i rischi per la salute di cittadini e ambiente altrettanto, occorre unire la lotta di tutti i comitati che in Abruzzo e in altre regioni si battono contro insediamenti impattanti, quindi nocivi".

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