Magico battito - Easy writer/Il racconto/Marco La Greca


Viene in mente il film "21 grammi": la storia di una donna e dell'uomo che riceve il cuore dal marito di lei


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
03/02/2018 alle ore 11:00



Qualche giorno fa, un uomo ha tappezzato la città in cui vive con degli striscioni, sui quali campeggiava sempre la stessa scritta: “Dove sei magico battito?”.

Una domanda che racconta la storia struggente di un padre sulle tracce del figlio, perso vent’anni fa, quando era solo un diciassettenne, a causa di un aneurisma. Dal corpo del ragazzo, con il consenso dei genitori, venne espiantato il cuore per essere trapiantato su un uomo di 51 anni, che ebbe così salva la vita. E’ questo il “magico battito” che ora il padre sta cercando, chiedendo a quella persona di farsi avanti, di farsi conoscere e riconoscere.

Gli vuole raccontare la storia sua e del figlio. Di ciò che è successo dopo. Intanto racconta ai giornalisti di avere, da allora, combattuto molte battaglie, ricavando la forza di cui aveva bisogno dalla consapevolezza che quel battito, magico, ancora risuonava da qualche parte.

Viene in mente il film “21 grammi”: la storia di una donna e dell’uomo che riceve il cuore dal marito di lei, morto in un incidente stradale. Nel film è l’uomo che riceve il cuore a volere affannosamente sapere chi sia la persona che gliel’ha donato. Riesce a conoscere la moglie. Tra i due nasce un sentimento che, andando oltre la loro stessa volontà, li coinvolge e scuote nel profondo. Questo sino a quando non si manifestano le crisi di rigetto del cuore trapiantato. L’uomo muore in ospedale, proprio mentre la donna scopre di essere incinta. Persino da una fine può iniziare qualcosa.

Il titolo del film, “21 grammi”, trae spunto dalla constatazione, chissà quanto reale, che, nel passaggio dalla vita alla morte, il peso del corpo diminuisce di 21 grammi, appunto. Quei grammi, si ipotizza poeticamente, rappresentano il “peso dell’anima”.

Cos’è l’anima? Nella dimensione laica, l’unica che, rispettando il mistero religioso, ci è consentito esplorare, è quell’insieme di sentimenti, pensieri, emozioni che, al di là del corpo, caratterizzano la persona. L’anima è dunque la nostra parte metafisica. La parte fisica, il corpo, senza quei 21 grammi, è un inganno feroce. E’ il fantoccio della vita.

Realtà e finzione raccontano, sia pure con particolari diversi, la stessa storia. Quella degli addii. Di chi rimane, tormentandosi, e di chi va via. Raccontano la storia di quei 21 grammi. Che, in realtà, non vanno via. Proprio no. Abbandonano un corpo per essere accolti in quello di chi rimane. 21 grammi in più, non in meno.

Quel padre non ha bisogno di trovare l’uomo che sta cercando.

Il “magico battito”, da allora, è stato sempre dentro di lui.

 

 

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