Paracadutati in Abruzzo, puntata 1: Gaetano Quagliariello, il radical-liberale tifoso del Napoli


Vicino al liberale Pera e poi a Passera, già ministro nel governo Letta ma poi oppositore di Renzi



Va a Gaetano Quagliariello, in quota Noi per l’Italia, il collegio uninominale L’Aquila- Teramo del Senato.

Lo scrive anche sulla sua pagina Facebook il senatore candidato del centrodestra nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo. “Ne sono felice – si legge nel post di Quagliariello – perché l’Abruzzo è una terra che amo, dove ho lavorato otto anni come professore di storia, dove sono già stato eletto senatore cinque anni fa, dove sono stato commissario del PdL nella felice campagna elettorale che portò Gianni Chiodi alla presidenza della Regione, dove con gli amici di ‘Idea’ coordinati da Mauro Di Dalmazio non ho mai smesso di fare politica in favore di un territorio gravemente colpito dagli eventi sismici. Ho rinunciato a reti di protezione e paracadute nel proporzionale, perché è nel contatto con i cittadini che intendo giocarmi tutto. Ringrazio la coalizione per avermi dato questa opportunità, ce la metterò tutta per rappresentare al meglio il centrodestra”.

 

CHI E' QUAGLIARIELLO

Tifoso sfegatato del Napoli (è nato a Napoli il 23 aprile del 1960), Gaetano Quagliariello all’età di 3 anni si trasferisce a Bari con la famiglia, dove studia e si laurea in Scienze politiche: lì suo padre è Rettore dell'Università e bene addentro ai buoni uffici del territorio.

Muove I primi passi in politica nel Partito Radicale, del quale assume il ruolo di vice segretario nazionale. Con un gruppo di intellettuali baresi fonda la sezione pugliese di Radio Radicale. All’età di 22 anni esce dal partito. Figlio e nipote di docenti universitari e politici, per 8 anni è ricercatore all'università de L'Aquila, professore associato all'università di Bologna per due, poi torna a Roma e dirige dal 2004 al 2006 il Dipartimento di Scienze storiche e socio-politiche.

E’ autore di diversi libri e scrive anche per giornali e riviste (L'Indipendente, Il Foglio, Il Messaggero, Libero e con Radio24). E’ presidente onorario della Fondazione Magna Carta, fondata da Marcello Pera. “Una delle cose che meglio mi sono riuscite nella vita”, si legge sul sito ufficiale di Quagliarello.

 

POLITICA

Sulla politica dice: “Ho aderito a Forza Italia fin dai suoi esordi. Per anni sono stato tra gli animatori di Ideazione, la prima rivista teorica del partito. Nel biennio 1995/1996 ho partecipato alla "Convenzione liberale per la riforma dello Stato". Dal 2001 al 2006 ho collaborato, in qualità di consigliere per gli Affari culturali, con il Presidente del Senato della Repubblica Marcello Pera e nel 2006, sono stato eletto senatore nella lista di Forza Italia in Toscana. Nella XV legislatura sono stato membro della I° Commissione permanente (Affari Costituzionali), componente del direttivo del gruppo parlamentare, e nel 2007 sono stato nominato responsabile del dipartimento cultura di Forza Italia. Nella XVI legislatura sono stato rieletto senatore in Toscana con il Popolo della Libertà, e sono stato Vicepresidente vicario del PDL, membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, membro della Giunta per il Regolamento”.

Nella XVII legislatura Quagliarello è rieletto senatore in Abruzzo con il Popolo della Libertà. Viene nominato Ministro senza portafoglio per le Riforme costituzionali del Governo Letta, (fino al 21 febbraio del 2014). Il 30 settembre 2013 assieme agli altri ministri del Pdl presenta dimissioni "irrevocabili", che successivamente vengono respinte dal presidente del consiglio Letta.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano. Il 26 febbraio 2014 l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Nuovo Centrodestra lo designa all'unanimità quale Coordinatore nazionale del partito.

 

DA ANGELINO A IDeA 

Il 14 ottobre 2015, dopo diversi mesi di dissenso con le scelte politiche del partito, con una lettera inviata al presidente del partito Angelino Alfano, Quagliariello annuncia le sue dimissioni dal ruolo di coordinatore nazionale del partito, a causa della, a suo dire, linea filo-governativa del Nuovo Centrodestra.

Il 20 novembre 2015 Quagliariello fonda un nuovo soggetto politico, Identità e Azione ( IDeA), con il quale annuncia il passaggio all'opposizione del governo Renzi ed il ritorno nella coalizione di centro-destra;

Il 21 dicembre 2015, quindi, Quagliariello, assieme agli altri tre senatori di IDeA abbandona il gruppo Area Popolare (NCD-UDC) ed aderisce al gruppo Grandi Autonomie e Libertà, dove forma la componente "IDeA".  In questa fase, Quagliariello e i suoi decidono di appoggiare i candidati 'civici' che si riconoscono nell’area del centrodestra: Corrado Passera a Milano, Alfio Marchini a Roma e Gianni Lettieri a Napoli.

"Non rinnego l'esperienza Ncd che è stata utile al Paese quando rischiava una deriva greca - alla fine del 2015, Quagliariello spiegava così la sua decisione alla stampa -. Ma ora, fatte le riforme, serve una scelta. E se ci si defininisce centrodestra risulta incomprensibile diventare un pezzo di centrosinistra".

 

LA QUARTA GAMBA DEL CENTRODESTRA

Il 18 maggio 2017 al Senato della Repubblica è il fautore della nascita del nuovo gruppo parlamentare di centro-destra "Federazione della Libertà". Quagliariello sostiene che l'obiettivo della nuova formazione parlamentare consista in una proficua collaborazione nell'opposizione al governo Gentiloni e nella composizione di un'ampia e coesa coalizione di centro-destra in vista delle elezioni politiche del 2018.

E proprio In vista delle elezioni politiche, il 5 gennaio 2018 aderisce a Noi con l'Italia, la cosiddetta quarta gamba della coalizione di centro-destra che mette insieme l'UDC di Lorenzo Cesa, Direzione Italia di Raffaele Fitto, Scelta Civica di Enrico Zanetti, Enrico Costa e Maurizio Lupi (ex Alternativa Popolare), Cantiere Popolare di Francesco Saverio Romano, Fare! di Flavio Tosi e UDEUR di Clemente Mastella.

 

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