Condanna a 4 mesi di reclusione per l’ex rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando Di Orio, e l’ex sindaco di Antrodoco, Maurizio Fain, l’accusa è di abuso d’ufficio aggravato.
La sentenza, emessa dal tribunale di Rieti, sancisce una pena leggermente inferiore ai sei mesi richiesti dal PM Lorenzo Francia durante la fase requisitoria al collegio giudicante, presieduto dal presidente facente funzione Carlo Sabatini, coadiuvato da Gianluca Morabito e Massimiliano Auriemma.
Di Orio e Fain sono stati condannati per essersi procurati “un ingiusto profitto nello svolgimento delle funzioni e del servizio”, attraverso la vendita al rettore da parte del Comune di Rieti di un campo di calcio, destinato al verde pubblico, al costo di 15 mila euro (3,40 €/mq) utilizzato successivamente per la costruzione di costruire un’abitazione prefabbricata da 400 mq, poi convertita grazie ad un provvedimento del comune alla destinazione turistico-alberghiera, in seguito alla perdita della casa per il terremoto del 2009.
Nel corso dell’udienza, il consulente tecnico nominato dal tribunale, Alessandro Boncompagni, ha illustrato la perizia nella quale si attesta il valore del terreno in 57.000€ prima della vendita e di 220.000€ circa successivamente alla costruzione dell’immobile.
Il PM, durante la requisitoria, ha dichiarato che: “Si è trattato di un regalo odioso perché intervenuto in una fase tragica, quella del terremoto, anche per lo stesso imputato”.
L’assoluzione è invece arrivata per altri due capi d’accusa: una relativa all’accordo di programma con cui era stato concordato il trasferimento ad Antrodoco, presso i locali di Villa Mentuccia, della sede della Fondazione, della casa editrice di Ateneo e di alcuni master e corsi; l’altra relativa alla convenzione tra l’Ateneo e la società che gestiva la struttura termale Antrodoco Terme Srl con la prospettazione, ritenuta falsa dall’accusa, della gestione di una Rsa accreditata con il sistema sanitario nazionale.
Di Orio e Faina dovranno pagare le spese processuali e risarcire il Comitato professori associati dell’ateneo aquilano, rappresentato dall’’avvocato Felice Cantaro, costituitosi parte civile. L’importo sarà stabilito con un separato giudizio civile.
Momenti di tensione in coda al processo: secondo una ricostruzione sembra che Di Orio, dopo essersi avvicinato a Sergio Tiberi (esponente dell'associazione costituita parte civile) lo avrebbe ingiuriato, ascoltato anche da alcuni presenti in aula.
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