"Entro la fine dell’anno la Croazia sarà tecnicamente pronta ad entrare nell’Area Schengen". Ad annunciarlo è la vicepremier croata Marija Pejcinovic Buric che, insieme al responsabile della Farnesina Angelino Alfano, ha fatto il punto in conferenza stampa al termine del Terzo Comitato di Coordinamento di Italia e Croazia.
Tanti gli argomenti di comune interesse affrontati, dalle migrazioni alla ricerca, fino alle strategie di sviluppo infrastrutturale e di collaborazione economica tra i due Paesi.
La Burić, anche in veste di Ministro degli Esteri, ha ringraziato l’Italia per il sostegno "grande" e "concreto", mentre Alfano dal canto suo ha continuato a ribadire l'impegno per un appoggio incondizionato.
Ma se la fruttuosa dichiarazione di intenti mette tutti d'accordo, al confine con l'altra ex repubblica jugoslava il clima non è esattamente di condivisione e reciproca stima. La disputa slovena-croata per la Baia di Pirano si è riaccesa dal giugno scorso, dopo il rifiuto del governo di Zagabria di riconoscere la sentenza della Corte arbitrale internazionale che aveva assegnato alla Slovenia i 3/4 della zona contesa.
Ad alimentare il contenzioso si è aggiunto nelle ultime ore anche il coinvolgimento degli Stati Uniti, che vedono nella Croazia un alleato strategico per l’influenza nell’area balcanica contro l’espansionismo russo.