venerdì 22 novembre 2024
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"Di fatto, la Giunta regionale d’Abruzzo, guidata dal presidente Luciano D’Alfonso, vice commissario delegato per il sisma che ha colpito il Centro Italia nel periodo 2016-2017, ha commissariato il Comune di Campotosto".
A denunciarlo, i consiglieri di minoranza Erminia Alimonti, Giovanna De Angelis e Antonio Di Carlantonio, ad un anno dal terremoto che ha sconvolto il Comune dell'aquilano.
La decisione è stata presa dalla Giunta regionale con delibera dell’11 gennaio scorso con oggetto ‘Atto di indirizzo per l’adozione di misure di sostegno del comune di Campotosto per la facilitazione realizzativa della gestione post sisma 2017", che dispone il supporto all'Ente di tre funzionari regionali, guidati dalla dirigente Eliana Marcantonio, per l’espletamento delle attività giuridico-amministrative del Comune relativamente alle procedure della ricostruzione.
Il “commissario” scelto è Lucia Pandolfi, ex sindaco di Montereale ed ex consigliere provinciale Idv, diretta collaboratrice del presidente; infine il terzo dipendente regionale è il dott. Giuseppe Spedicato.
La polemica è già esplosa. Nei fatti, la delibera sancisce "la totale incapacità di amministrare il Comune di Campotosto da parte del sindaco, Luigi Cannavicci, e della sua amministrazione”.
Inoltre, sottolineano i consiglieri comunali di opposizione: "Non può in alcun caso il presidente della Regione, in tale veste, adottare una delibera di Giunta per inviare dei dipendenti regionali e non a svolgere funzioni giuridiche amministrative al Comune, pure avesse voluto, come da atto di indirizzo, facilitare la realizzazione della gestione sisma 2017 in qualità di vice commissario, avrebbe dovuto utilizzare personale a disposizione dell’ufficio ricostruzione diretto dall’ing. Marcello D’Alberto".
"L’intera comunità di Campotosto è in attesa che tutti gli enti preposti adottino i provvedimenti necessari per restituire alla legalità il Comune e i suoi cittadini, colpiti ben 3 volte da eventi calamitosi, sisma 2009, sisma 2016-2017 e amministrazione Cannavicci".
FEBBO
"Siamo al paradosso, adesso la Giunta Regionale arriva a commissariare il Comune di Camposto, con un iter da soccorso rosso. La DGR n. 2 dell' 11 gennaio la ritengo illegittima, oltremodo insensata, e addirittura imbarazzante nei contenuti e nelle motivazioni".
Questa la denuncia sollevata dal Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.
"Attraverso l'atto approvato a favore del Comune di Campotosto - spiega Febbo- si annullano di fatto le attività e l'autonomia del sindaco, in merito a problematiche di bilancio e della ricostruzione post terremoto, per essere supportate da due dipendenti regionali che non possono in alcuna maniera invece sostituire, affiancare o sostituire l'attività amministrativa comunale”.
Secondo il consigliere dell’opposizione “senza convenzione, senza un accordo di funzioni e quadro economico vengono scelti due dipendenti regionali attraverso la citata DGR per supportare delle specifiche attività che per diritto e costituzione spettano ai dipendenti comunali e all'azione politica ed amministrativa del sindaco”.
L'esponente di centrodestra passa all’attacco frontale e tuona contro il presidente della regione: "è la dimostrazione – sostiene- delle scatole vuote e illegittime approvate da D'Alfonso che farebbe molto meglio ad intervenire per chiedere norme più snelle per gli interventi post sisma, e magari anche supporti tecnici a carico della Protezione Civile, oggi smantellata dai Governi Renzi-Gentiloni. Pertanto – annuncia il forzista– nei prossimi giorni convocherò in commissione vigilanza sia il sindaco di Capotosto per capire le reali esigenze amministrative sia i due dipendenti regionali individuati dal presidente D'Alfonso per conoscere la natura legislativa e i ruoli, tempi e modalità del servizio da svolgere all'interno dell'amministrazione comunale".
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