È il bacino dell'insofferenza a preoccupare Silvio e Matteo. Ecco perchè


Il serbatoio populista pentestellato resta il nemico numero uno delle due forze moderate



Si, si chiama insofferenza. Ed é un bacino enorme. Un magma che ribolle e preoccupa Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Perchè si agita in quella sorta di cavità indistinta al cui interno convivono astensionismo e grillismo. Ovvero tutto il rifiuto e tutto il risentimento nei confronti della politica e dei suoi rappresentanti che cova oramai da anni nel Belpaese. 

Un bacino che pare non voglia saperne di prosciugarsi né di ridursi. Questo spiega, probabilmente, perchè i due promessi si stiano concentrando quasi esclusivamente su questa doppia necessità: invogliare gli italiani alla partecipazione al voto e attaccare spietatamente l'incauto Di Maio

Tutti gli indicatori, del resto, convergono: la somma potenziale del voto ai grillini e del non voto sta assumendo contorni preoccupanti per rendere possibili, successivi scenari di collaborazione. 

Grafici e tabelle sono sui tavoli e dimostrano che è questa doppia opzione l'unico, vero avversario del governo di unità nazionale. Governo che, come palesemente chiesto dal francese Macron, dalla rinnovata grosse koalitiontedesca nonché dal board dell'Unione europea, dovrebbe prendere il largo in Italia dopo le elezioni del 4 di marzo. 

Ecco, quindi, l'affondo convergente. Con cui provano a ridurre quell'enorme bacino. Con Berlusconi che accusa i Cinquestelle di essere peggio degli ex comunisti del 1994 mentre Renzi li taccia di essere dei pericolosissimi incompetenti. 

Il solco è tracciato. La direzione é indicata. La campagna elettorale é entrata nel vivo mostrando subito, a chi vuol vedere e a chi vuol capire, quel che ci riserverà il futuro. E per tutti i dubbiosi in servizio permanente, é stata pure servita la controprova. Che é anch'essa evidente e dichiarata. 

Controprova che vede Matteo Salvini e Piero Grasso, da sponde distantissime, replicare in modo del tutto analogo e convergente. Con le porte della Lega non più Nord e di Liberi e Uguali, se non proprio spalancate ad una futura collaborazione, comunque ben aperte alla discussione e all'attenzione verso quei dannati pentastellati che di Silvio e dell'altro Matteo sono adesso l'incubo peggiore. Ovvio che i due debbano essere vigili e debbano preoccuparsi. Anche se non possono meravigliarsi. Perchè quel che potrebbe accadere è solo conseguenza della schizofrenia della nuova legge elettorale che entrambi hanno voluto. Che potrebbe far rimpiangere ogni precedente porcellum. E che rischia di far tracimare quel dannato bacino di insofferenza.

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