L'Aquila, chi è l'uomo macchina del candidato sindaco per il centro destra, Pierluigi Biondi


Sede operativa in centro e truppe cammellate nei seggi. Stasera maratona davanti al maxischermo


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
11/06/2017 alle ore 15:56



Il candidato sindaco dell’Aquila per la coalizione di centro destra, Pierluigi Biondi ha puntato sul sicuro. Affidando la sua campagna elettorale ad un uomo-macchina che risponde al nome di Paolo Federico (53 anni), sindaco di Navelli. Che ha disegnato l’assetto dell’organizzazione su un doppio binario: i coordinatori delle liste affiancati dal coordinamento operativo. Nel primo organismo uno o due rappresentanti per ogni lista della coalizione, mentre nel coordinamento operativo compaiono cinque uomini e cinque donne tra i 30 e i 45 anni, tutti aquilani. “Puntiamo alla vittoria già al primo turno. Ci crediamo” azzarda Federico che però, dato il numero dei candidati in corsa, è ben consapevole della difficoltà di spuntarla subito senza andare al ballottaggio. Nella coalizione di centrodestra, più realisticamente, si punta a portare a casa per Biondi una percentuale compresa in una forchetta tra il 34 e il 38 per cento. “Non abbiamo nulla da temere rispetto alla prestazione del Movimento 5 Stelle: raccoglieranno solo un voto di protesta tra l’8 e il 12 per cento. Per fortuna qui all’Aquila la prestazione dei pentastellati non ha mai rispecchiato la tendenza nazionale”. Biondi ha battuto in lungo e in largo l’Aquila partendo non dal centro città ma dalle frazioni. Ha scelto, ed è politicamente significativo, di chiudere la campagna elettorale ad Arischia nella zona ovest della città. Il candidato sindaco è residente a Villa Sant’Angelo in provincia. Se perderà per un solo voto di scarto saprà con chi prendersela, si ironizza dalle parti del suo comitato elettorale. Che staserà si riunirà per una maratona alla Mentana nella sede di Corso Vittorio Emanuele. Ci sarà il maxischermo e la colonna sonora che lo ha accompagnato in tutta la campagna elettorale. “Nessuna resa mai” di Massimo Priviero.