E’ Carlo Costantini il nome che circola in queste ore come candidato alla Camera nel collegio uninominale di Pescara. L’ex sindaco di San Giovanni Teatino, il padre della Nuova Pescara, e poi candidato alla presidenza di Regione in quota centrosinistra contro Gianni Chiodi, per un periodo sostenitore di Ingroia, è candidato espressione della sinistra del Partito democratico, la lista “Insieme”, composta dai socialisti di Riccardo Nencini, i Verdi di Angelo Bonelli e i prodiani guidati da Giulio Santagata. Il nome di Costantini sarebbe stato fatto proprio dai prodiani, di cui lui è antico sostenitore.
Ma i malumori dentro il Pd, soprattutto dentro quello pescarese, sono sempre più forti. Ora la battaglia tra la segreteria provinciale e il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, è sulla candidatura di Camillo D’Alessandro, che il governatore vorrebbe imporre al proporzionale della Camera a Pescara, uno dei tre seggi sicuri. Proposta che i pescaresi rispediscono al mittente. Anche alla luce dei tanti nomi esterni che stanno piovendo da Roma, quello della Chiavaroli in primis.