Donne, è arrivato il presidente

Non si sa se a citarlo per plagio sarà l’arrotino o il riparatore di ombrelli. Non si sa neanche se l’idea è sua o del cerimoniere di fresca nomina Marzio Maria Cimini,per quanto sia francamente difficile immaginarsi la scena, chesso’, del pontefice accolto in Quirinale da uno che grida al megafono: “Donne, è arrivato Papa Francesco”.

D’Alfonso imbonitore

Di certo c’è che quello che è accaduto ieri mattina dalle parti di via Gran Sasso, a Pescara, è tutto vero e documentato dal web, anche se crederci ha richiesto a tutti alcuni minuti. Dunque nei filmati si vedono, e purtroppo si sentono pure, il governatore Luciano D’Alfonso e il suddetto cerimoniere che, armati di megafono come Mario Capanna ai tempi d’oro, arringano i residenti ancora immersi nell’ozio del sabato mattina. Il motivo di quello che Camilleri definirebbe lo scalmazzo? La prossima inaugurazione del Ponte nuovo di Pescara, Ponte Flaiano precisano gli imbonitori, giovedì 15 giugno con, nientepopodimeno sior siori, il ministro Delrio. Dunque intervenite tutti, o meglio “indervenite” come al governatore scappa detto con foga oratoria che tradisce la carta d’identità e che il megafono non riesce a mimetizzare facendo strame di anni di corsi di dizione.

Il cerimoniere

Sarà che ad Alessandrini era venuto in mente di inaugurare il Ponte nuovo con la fanfara dei bersaglieri, due cose devono essere sembrate ovvie a D’Alfonso: la deroga ai decibel e lo scippo della scena. Tanto per ribadire chi comanda davvero al Comune di Pescara.
Chiusa la parentesi berlusconiana del presidente operaio, siamo dunque arrivati al governatore arrotino, una sorta di larghe intese del populismo. E ora che il filmato di D’Alfonso imbonitore è diventato virale si dirà: che magnifica idea di comunicazione, la ggente ne parla, che successo. Troppo bello per chiedersi pure come ne parla.

ps: c’è da augurarsi, che a differenza di Natali e Gaspari, non faccia mai il traforo del Gran Sasso.

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