Virginia Raggi risponde a Luciano D’Alfonso. E’ di oggi la lettera che il sindaco cinquestelle di Roma ha inviato al governatore dell’Abruzzo: “Gentile presidente”, comincia così la missiva che fa il quadro della situazione di Roma.
“La città di Roma ha un piano per la riduzione dei rifiuti concreto e innovativo che punta a un rapido incremento della raccolta differenziata e di conseguenza a una drastica riduzione dell’indifferenziato”.
Poi la Raggi si sofferma sugli interventi assunti, sulla programmazione e sul modello di riduzione, raccolta e smaltimento dei materiali post consumo, aspetti sui quali D’Alfonso aveva sollecitato spiegazioni prima di fornire la disponibilità ad accogliere i rifiuti in Abruzzo.
“C’è un piano che abbiamo presentato la scorsa primavera e che stiamo realizzando. Abbiamo riorganizzato il modello di raccolta differenziata modificando i calendari e inserendo, prima tra le capitali europee, una etichetta Rfid sui contenitori che ci permette di registrare i conferimenti di ogni singola utenza. La prima applicazione di questo nuovo modello nel quartiere ebraico ha prodotto, già nel primo mese, risultati importanti, strade più pulite, buone qualità dei materiali raccolti e l’85% di raccolta differenziata”.
Lo stesso metodo, aggiunge la Raggi, viene applicato negli altri quartieri con un serrato cronoprogramma. A fine 2018 saranno quindi 1 milione e 200 mila i cittadini serviti dal “porta a porta”.
“Lei ha esperienza personale come sindaco – scrive ancora la Raggi a D’Alfonso – e sa bene quanto sia stato complesso e importante sviluppare la raccolta differenziata nella città di Pescara che lei ha amministrato. Sono perciò convinta che, a maggior ragione, apprezzerà la velocità con la quale Roma sta rispondendo a criticità che vanno avanti da troppi anni”.
Poi, rispetto ai quesiti sui quantitativi, tempi e costi del trattamento a freddo in Abruzzo, la Raggi rinvia alle decisione di Ama spa, che è l’azienda che gestisce i rifiuti a Roma. Sarà quindi l’Ama a girare queste informazioni alla Regione. E finisce qui.
ps: nella lettera, cortese e disponibile, c’è un passaggio denso di ironia: quando la Raggi si rivolge al D’Alfonso sindaco di Pescara:
“Sa bene quanto sia stato complesso e importante sviluppare la raccolta differenziata nella città di Pescara”.
Dalfy lo sa talmente bene che non l’ha fatta: la raccolta differenziata a Pescara funziona solo in alcuni quartieri e molto a singhiozzo. E sono passati 14 anni.
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