Martinsicuro, bimbo di 6 anni azzannato dal suo pitbull


E'fuori pericolo, ma è stato operato. Si riapre il tema legato alle aggressioni da parte di razze aggressive


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
09/01/2018 alle ore 17:14



Martinsicuro, bimbo di 6 anni azzannato alla guancia dal suo pitbull in giardino. E'fuori pericolo, ma ha subito un intervento chirurgico. Il bimbo è stato aggredito dal cane di famiglia mentre giocavano nel giardino di casa.

Erano presenti solo i nonni che prontamente l'hanno soccorso e l’hanno trasportato all’ospedale di San Benedetto del Tronto. Dopo le medicazioni di primo soccorso, i medici hanno ritenuto necessario il trasferimento al Salesi di Ancona per sottoporlo ad un intervento di chirurgia plastica, per ricostruire la parte di pelle lesa.

Sull’episodio è stata aperta un'inchiesta. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri di Martinsicuro. L’aggressione inoltre è stata prontamente segnalata al Servizio Sanitario Veterinario che dovrà occuparsi del cane in quanto il pitbull è una razza ritenuta “socialmente pericolosa”. È ancora da decidersi il futuro dell’animale.

Molti i precedenti nel recente passato: spesso sono cani che scappano dalle abitazioni come due anni fa nei pressi di Pescara, a Sambuceto dove tre pitbull hanno sbranato un labrador al guinzaglio, rischiando di ferire anche i padroni. Prima di questo, sempre nel 2016, altro episodio drammatico quando un bambino di appena 19 mesi è stato azzannato dal cane del padre, a Cepagatti, ed è morto poco dopo.

È effettivamente un problema, come dichiara anche il Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica, molto diffuso. Che evidenzia innanzitutto un problema di raccolta dati: “Mancando i dati ufficiali che riportino il numero reale di cani appartenenti a ogni razza presente in Italia, una particolare razza può risultare più mordace solo perché più diffusa.”

 

E invita quindi a non creare una “Black-list” di razze ma pittosto a lavorare sulla prevenzione in maniera differente, attraverso l’educazione del cane e la formazione del proprietario. In accordo su quanto riporta l’ENCI inoltre, sarebbe utile una corretta diffusione delle conoscenze cinofile, rivolta ai proprietari, ma anche a chi non possiede un cane e ai bambini, in modo da ridurre quelle incomprensioni tra uomo e cane, che spesso stanno alla base delle aggressioni.

 

 

twitter@ImpaginatoTw