Blasfemia. No, una scelta altamente simbolica. E'polemica a Chieti tra Forza Nuova e Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) per la decisione del sindaco di far interpretare nel presepe vivente la Madonna ad una donna di colore e Gesù bambino a sua figlia di sette mesi.
"Quando anche in una realtà come quella teatina si arriva a tanto, vuol dire che il limite è stato superato come ne è un esempio il prossimo presepe vivente organizzato a Chieti, dove la natività sarà rappresentata da una Madonna di colore e un Gesù Bambino femmina": questa la posizione di Arianna Spinelli responsabile di Forza Nuova Chieti, che esclude implicazioni razziali o sessiste, ma si chiede il motivo di questa scelta e soprattutto si interroga sul silenzio da arte del Vescovo.
E si chiede in quale paese islamico troverebbe posto una scelta di tal genere, come un Maometto bianco e pure femmina?
A replicare Luca Fortunato, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) di Chieti: "La scelta dei tre protagonisti del nostro presepe vivente di Chieti per noi è altamente simbolica". Infatti gli interpreti sono Emanuele Ferraro, Joy Peter, giovane nigeriana, e sua figlia Princess, tutti ospiti della struttura 'Capanna di Betlemme' di Chieti gestita dalla Comunità fondata da don Benzi.
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