Iran, è buio sui social: oscurati in "stile Erdogan"




Categoria: ESTERI
03/01/2018 alle ore 11:05



In Iran è buio sui social: le autorità hanno deciso di limitare l'accesso a Instagram e Telegram, i principali veicoli di informazione tra i dimostranti che da giorni ormai affollano le strade del paese per protestare contro il regime. Un'ulteriore misura che arriva dopo numerosi arresti e scontri violenti. "La repressione è aumentata, gli agenti sono ovunque.

Oggi se ne contavano più degli attivisti, sono armati di bastoni e li usano, hanno colpito il vetro della mia macchina e mi hanno ordinato di andarmene, sono tornata a casa e dopo mezz’ora tremavo ancora dalla paura"- è il racconto drammatico di una testimone.

Le proteste sono le più ampie dal 2009, quando allo stesso modo milioni di persone marciarono contro la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad. Iniziate lo scorso 27 dicembre come rimostranze per il carovita, hanno subito una rapida evoluzione.

"Non è vero che queste proteste nascono dal nulla. - ha spiegato un giovane attivista - In piazza c’è la voce dei minatori che chiedevano 5 mesi di salari arretrati e sono stati arrestati, quella dei professori in sciopero contro lo stipendio misero silenziata mesi fa, quella di Narges Mohammadi imprigionata perché difendeva le donne sfregiate dall’acido, quella delle ragazze a processo per qualche capello scoperto: il piazza c’è la gente esasperata da 40 anni di regime clericale che ha privato il paese di qualsiasi opportunità".