Ecco il criptorublo ideato da Putin per abbattere le sanzioni

Un criptorublo per abbattere le sanzioni. Mosca ha autorizzato lo studio sulla fattibilità di questo nuovo sistema, per far sì che le principali istituzioni governative russe possano effettuare le transazioni senza la necessità di un intermediario centrale.

La speciale tecnologia crittografica distribuita, usata da Bitcoin e simili, è stata suggerita da Sergei Glazev, consulente economico del Cremlino, che in un incontro con il presidente Putin ha sottolineato tutti i vantaggi della criptovaluta, spiegando in che modo il progetto permetterebbe a Mosca di saldare i debiti con le controparti e dimenticare le sanzioni.

Sebbene il presidente abbia davvero commissionato la redazione di uno studio a riguardo, la rivoluzione dei pagamenti appare più che altro una trovata pubblicitaria in vista delle elezioni imminenti. Da tempo infatti la Banca centrale europea e la Banca del Giappone ripetono che la tecnologia della blockchain è ancora alla sua fase embrionale, e non può essere utilizzata se non per acquisti illegali sul mercato nero del web. Il proposito di trasformare il criptorublo in una vera e propria valuta governativa sembra al momento inattuabile.