Sì alla marijuana libera: la California è pioniere

La California rivoluziona il mercato della marijuana ricreativa, la cui vendita nello Stato diventerà legale a partire dal prossimo 1 gennaio. Il dibattito, già di per sé annoso, si preannuncia di fuoco, e lo scontro tra liberal e conservatori è previsto su vari fronti: etico, economico, sanitario.

Sebbene non ci siano prove definitive sul ruolo dell'erba come tramplino di lancio verso le droghe pesanti, c'è chi resta scettico su questo punto; indipendentemente da qualsiasi principio morale poi, in molti non credono all'utilizzo medico della cannabis, nonostante la comprovata validità nella cura di ansia, insonnia e dolori di vario genere.

Al momento il governo centrale non ha preso provvedimenti contro la Golden Coast, ma i problemi sono molteplici.

Se da un lato infatti la vendita legale si configura come strumento valido per togliere il mercato ai trafficanti, dall'altro le ricadute economiche potrebbero portare ad esiti di non facile gestione. I prezzi dell'erba stanno avendo un calo vertiginoso, e per ovvie ragioni: venuti meno tutti i rischi del caso, l'offerta si è moltiplicata. La grande distribuzione garantirà certo maggiore sicurezza e controlli, ma allo stesso tempo potrebbe rendere più grossolano il prodotto a scapito della qualità, e condannare alla scomparsa i piccoli coltivatori.

I puristi chiedono a gran voce la creazione di marchi doc, i condannati per spaccio festeggiano: da lunedì tutto cambierà.