Riportare nel cuore della politica regionale le istanze dell’area marsicana, una zona dell’Abruzzo già depressa e che rischia di sprofondare ancora di più, e promuovere la reale partecipazione dei cittadini alla politica, con un’adesione sulla base dei valori fondamentali di libertà, solidarietà e giustizia. È questo l’obiettivo di “Abruzzo al Centro – La voce delle aree interne”, la nuova unione civica presentata dall’ex sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio.
"Dopo le elezioni amministrative, in cui al primo turno le nostre liste hanno superato il 50%, molti amici mi hanno chiesto di creare un’entità civica, in grado di aggregare le tante energie movimentate e di valorizzare il bel lavoro svolto – spiega Di Pangrazio, ispiratore e promotore del movimento- un’unione che si colloca idealmente al centro dell'agone politico, come lo è in concreto, nella regione, il territorio peculiare cui fa riferimento, e che sarà fortemente inclusiva e aperta al confronto e al dialogo, non in opposizione alla politica e ai partiti, bensì con la vocazione a riavvicinare alla politica, intensa come servizio, i tanti cittadini che si sono progressivamente allontanati da essa e dai partiti".
La piena conoscenza delle peculiarità del territorio e la partecipazione delle forze vive e fattive della società civile saranno i punti di forza del movimento, in grado di "dare risposte adeguate a queste esigenze e sostenere il corretto sviluppo di queste aree – rimarca Di Pangrazio-. É un'unione aperta alla cooperazione e all’alleanza con altri movimenti civici, ormai numerosi, e con altri partiti, sulla base però non di scelte ideologiche, bensì di concordanze programmatiche e, soprattutto, con chi sarà in grado di dare voce alle comunità territoriali dell’Abruzzo interno, a cui noi apparteniamo sia sotto l’aspetto geografico che storico-economico".
Gianni Di Pangrazio non sembra avvilito dalla sconfitta alle Comunali del giugno scorso ad Avezzano e illustra il suo manifesto programmatico: “Dobbiamo far prevalere l’unità delle aree interne di questa regione, quelle che sono in crisi e che rischiano di perdere i servizi essenziali. Sulle battaglie per il tribunale e l’ospedale non servono annunci e viaggetti a Roma e a Pescara. Servono azioni concrete, idee e progetti da condividere e portare avanti tutti insieme. Quando eravamo a capo dell’amministrazione di Avezzano, con i sindaci della Marsica, avevamo avviato questa iniziativa, con l’obiettivo di dare vita a programmi e azioni comuni per salvare e potenziare i servizi essenziali di questa zona e delle aree interne d’Abruzzo”.
L’ex sindaco tuona contro l’attuale amministrazione di Avezzano: “Non si sta lavorando per la collettività, ma si fanno solo chiacchiere e promesse. Addirittura pare che il sindaco di Avezzano voglia rinunciare all’Università, una risorsa sulla quale noi avevamo puntato approvando il progetto di potenziamento, oltre a fare una riduzione dei costi dei due terzi. Rinunciare all’università equivale a dire non avere alcun interesse per la cultura e per i giovani”.
Per l’ex sindaco di Avezzano il movimento, invece, "saprà raccogliere le istanze e le necessità peculiari dei territori delle aree interne", con la consapevolezza che "le esigenze e i problemi che attengono ai cittadini delle zone interne sono diversi rispetto a quelli di chi abita in quelle costiere o limitrofe. Se si vuole raggiungere l’uguaglianza – ribadisce Di Pangrazio- è essenziale presentare proposte differenziate per il territorio marsicano, rispetto alle aree costiere”.
Di Pangrazio snocciola le criticità principali con le quali i cittadini devono fare i conti, “le distanze, i tempi di percorrenza che deve affrontare uno studente che da un paese delle nostre montagne va a scuola in città, le infrastrutture necessarie, le esigenze che le stesse caratteristiche del territorio impongono".
“Portare la fascia da sindaco significa assumersi responsabilità e pensare al futuro della propria città- ha aggiunto-. Dobbiamo lavorare tutti insieme, riprendere e aggiornare il Progetto Marsica, con l’obiettivo di far ripartire la Marsica e quindi promuovere le aree interne dell’Abruzzo, per poi, omogeneamente e in modo armonico, far risollevare tutta la regione con un equilibrio positivo e bilanciato fra costa e interno. La rinascita delle aree interne è la rinascita dell’Abruzzo intero e di tutte le zone interne del paese. Avere a cuore questa problematica significa mettere davanti a tutto il bene dell’Italia”.
A sostenere Di Pangrazio, in questo suo nuovo progetto, molti sindaci della Marsica: spiccano quelli di Tagliacozzo e Pescina, l’ex sindaco di Aielli, Di Censo e la consigliera di Lecce nei Marsi, Anna Rita Terra.
Tra i partecipanti all’assemblea di presentazione anche esponenti politici come il deputato Giuliano Sottanelli, il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e figure politiche locali come Lino Cipolloni, Leonardo Rosa, Carlo Giolitto, Maurizio Bianchini, Roberto Verdecchia, Gianluca Presutti. In sala anche sindacalisti come Antonello Tangredi e i consiglieri Nando Boccia, Domenico Di Berardino, Cristian Carpineta. Poi ex assessori come Fabiana Marianella e Alessandra Cerone, e ospiti provenienti da fuori Marsica, come Gianfranco Giuliante, amico personale e collaboratore storico di Gianni Di Pangrazio, nonché l’ex presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e rappresentanti istituzionali dell’aquilano e della Valle Peligna.
PRESUTTI
“Le motivazioni che ci hanno portato a costituire questo movimento sono state principalmente due – afferma l’avvocato Gianluca Presutti, presidente della Camera penale di Avezzano-: sviluppare un’iniziativa che sia politicamente forte nelle aree interne dell’Abruzzo, troppo spesso spogliate dei servizi essenziali. Mi riferisco ai tribunali, alle strutture sanitarie, agli scarsi investimenti nei trasporti”.
“Siamo stati spinti, oltre al promotore Di Pangrazio, dai soggetti che si erano mobilitati nella campagna elettorale di Avezzano - prosegue Presutti- e da quelle persone che, a causa delle struttura presente oggi nei partiti, non trovano nell’organizzazione partitica una collocazione idonea per poter partecipare alla vita associativa e fare proposte”.
Il presidente della Camera penale sottolinea come il movimento “dal punto di vista politico sia neutro, non si pone né a destra né a sinistra, ed è costituito da persone moderate. Solo con il tempo – conclude- capiremo quali movimenti politici si faranno portatori dei nostri interessi, e in base a questo sceglieremo il partito di riferimento”.
GIOVAGNORIO
Forte sostegno e piena condivisione del progetto di Di Pangrazio arriva dal sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio: “Mi è subito piaciuta l’idea di valorizzare la Marsica come un grande comune, di cui fanno parte 135 mila abitanti, e di creare una sinergia tra i sindaci delle zone interne. Questi territorio purtroppo sono messi da parte dalle politiche regionali e come sindaco della terza città della Marsica, in ordine di grandezza, sono molto interessato a portare avanti il programma”.
Si tratta di movimento civico e trasversale che abbraccia tutti gli amministratori di buona volontà che vogliono portare avanti e migliorare la situazione dell’entroterra abruzzese – spiega Giovagnorio-. E' importante per noi fare squadra, le zone interne non hanno nulla da invidiare alle aree costiere dal punto di vista turistico e di bellezza paesaggistica. Spero – conclude il primo cittadino- che indipendentemente dal colore politico aderiscano anche gli altri sindaci”.
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