Regno Unito, May spera di restare premier con un parlamento "appeso"




Categoria: ESTERI
09/06/2017 alle ore 15:27



Londra, 09 giu 11:51 - (Agenzia Nova) - Il Regno Unito ha un "parlamento appeso" dopo le elezioni politiche anticipate di ieri ovvero nessuno ha la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni: il Partito conservatore, infatti, arretra ma resta primo, mentre il Labour, pur crescendo, è secondo. Non è la prima volta che avviene: ci sono sei precedenti, i più recenti dei quali nel 1974 e nel 2010. La stampa britannica si domanda che cosa succederà ora. Al leader del partito con più seggi viene data l'opportunità di tentare di formare un governo, o con una coalizione formale o con un sostegno esterno di forze minori. Dunque Theresa May, o eventualmente il suo successore, avrà questa opportunità. Se fallirà, la mano passerà al laborista Jeremy Corbyn.

Quali tempi si prevedono? Sicuramente i colloqui sono già iniziati riservatamente e un accordo potrebbe essere reso noto nel giro di qualche giorno. I deputati torneranno in aula lunedì. Un voto di fiducia non si terrà almeno fino al 19 giugno. Esiste anche un'altra possibilità: tornare alle urne. Se il "Discorso della Regina", quello contenente il programma legislativo del governo, non avesse sufficienti consensi, si potrebbe rivotare ad agosto. Corbyn ha dichiarato che la politica è cambiata ed esortato May a dimettersi: "Voleva un mandato. Ebbene, il mandato che ha ottenuto è che ha perso seggi, ha perso voti, ha perso consensi e ha perso fiducia. È abbastanza perché se ne vada". E ha aggiunto: "Siamo pronti a servire il paese". May, invece, non ha "alcuna intenzione" di dimettersi. Confermata nel suo collegio di Maidenhead, ha dichiarato che "in questo momento più che mai il paese ha bisogno di un periodo di stabilità". Sulle coalizioni si ipotizzano diversi scenari. La combinazione più semplice da un punto di vista numerico vede di nuovo insieme i conservatori e i liberaldemocratici, come nel 2010; tuttavia da un punto di vista politico è estremamente improbabile perché i due partiti sono agli estremi opposti sul tema cruciale della Brexit. Lo stesso discorso vale per il Partito nazionale scozzese (Snp). È più probabile, dunque, che i Tory cercheranno l'appoggio del Partito unionista democratico (Dup) dell'Irlanda del Nord.

Che sarà May a guidare l'eventuale governo di coalizione non è del tutto certo. La lista dei potenziali candidati alla successione è lunga: si fanno i nomi di molti ministri del suo esecutivo: Boris Johnson (Esteri), Amber Rudd (Interni), David Davis (Brexit), Philip Hammond (Tesoro), Michael Fallon (Difesa), Liam Fox (Commercio internazionale). Un'altra possibilità è una coalizione tra Labour, Snp e altre forze, ma mentre la leader indipendentista scozzese, Nicola Sturgeon, ha mostrato apertura per l'ipotesi, Corbyn l'ha esclusa. (Sit)

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