Apperò che bella legge, Maria


Biotestamento: ok del Senato. Amato prima firmataria degli articoli sulle Dat


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
18/12/2017 alle ore 09:56

Tag correlati: #biotestamento#dat#legge#mariaamato#pd#senato

Apperò Maria Amato, la pasionaria del Pd odiata dal Pd abruzzese e portata in palmo di mano da quello nazionale. Se il biotestamento è legge lo dobbiamo a lei, alla parlamentare di Vasto e primario radiologo. La Amato fa parte della XII commissione della Camera ed è membro del gruppo ristretto per la stesura del testo e prima firmataria degli articoli sulle disposizioni anticipate di trattamento (Dat).

“Mi sono avvicinata a questi temi da anni, anche con percorsi di conoscenza con Mina Welby, Beppino Englaro o giuristi come Stefano Canestrari, attraverso il dono della relazione con i malati”.

La legge si sviluppa intorno al delicato equilibrio tra il rapporto di fiducia medico-paziente e il diritto all’autodeterminazione dell’individuo. I punti nodali sono il consenso informato alle cure e le disposizioni anticipate di trattamento. Dignità nella morte, non eutanasia. L’articolo 3 sulle Dat porta la sua firma: è quello che definisce come trattamento sanitario la nutrizione e la idratazione artificiale e che introduce nel percorso di studi di medici, infermieri e psicologi le cure palliative e il fine vita. Un passo avanti per i diritti individuali.

“Ognuno, secondo le proprie convinzioni – spiega la Amato – potrà dire sì o no ai trattamenti, potrà scegliere di sospendere una cura anche se si tratta di idratazione o nutrizione artificiale. Si rafforza il diritto alla terapia del dolore, si contrasta l’abbandono terapeutico mettendo definitivamente al bando l’accanimento terapeutico. Una legge per quando la medicina non ha più la possibilità di guarire e che tuteli la richiesta di dignità nella morte”.

Apperò Maria Amato, che bella pagina che hai scritto. Quelle lacrime, le lacrime di gioia dei fratelli delle sorelle delle mamme e dei padri che hanno visto morire i propri figli senza speranza, quelle  lacrime e quella gioia al momento dell’approvazione della legge nell’aula del Senato, sono tutte per te.

ps: E sono il più bel riconoscimento che un parlamentare possa ottenere.

 

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