Riceviamo e pubblichiamo
di Sergio Guerri (responsabile del dipartimento sanità di Noi con Salvini Abruzzo)
“Con l’avvicinarsi delle prossime tornate elettorali, parlo non solo delle elezioni Politiche ma anche delle elezioni regionali del 2019, cominciano a fioccare gli annunci mirabolanti su ciò che con il bilancio 2018 l'attuale governo Regionale promette di fare in tema di sanità. Tutto quello che non è stato fatto in quattro anni, guarda un po', sarà fatto l'anno prossimo; così promette l'assessore Paolucci; il sociale sarà la nuova parola d'ordine, peccato che ciò che da un lato l’Assessore promette, dall'altro toglie.
Dimentica ad esempio la spada di Damocle che renderà quantomeno amaro il Natale a decine di medici della continuità assistenziale abruzzesi, ai quali la regione, con accanimento sospetto, ha chiesto indietro i soldi delle indennità di rischio a suo dire indebitamente percepiti. Al Presidente e agli assessori non interessa che recentemente una dottoressa di guardia medica sia stata sequestrata e violentata, che quotidianamente i medici della continuità assistenziale ricevano minacce o vengano aggrediti durante il loro lavoro, la Regione ha stabilito che non si tratta di un lavoro pericoloso.
Quindi a una richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei conti senza nemmeno pensarci non solo ha tolto le indennità di rischio ma ha richiesto indietro i soldi degli ultimi dieci anni percepiti dai medici. Forse questi soldi da riavere indietro servono a coprire i buchi che hanno in bilancio? A pensar male si fa peccato, ma in genere...”
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