Iraq, soldati britannici rischiano il processo all'Aja per crimini di guerra

Londra. Il procuratore generale Fatou Bensouda della Corte internazionale penale dell'Aja ha dichiarato ieri, martedì 5 dicembre, che alcuni soldati britannici che hanno combattuto in Iraq potrebbero essere chiamati a rispondere di "crimini di guerra": ci sono "ragionevoli basi", ha detto il procuratore Bensouda, per accusare i militari della Gran Bretagna di aver commesso abusi su prigioni iracheni nel periodo che va dal 2003 al 2009. Il procuratore ha spiegato che le accuse davanti alla Corte dell'Aja sarebbero basate su prove raccolte in passato dallo studio legale Public Interest Lawyers, che prima di essere chiuso era guidato dall'avvocato Phil Shiner. Il "Times" tuttavia ricorda che l'inchiesta indipendente affidata dal governo di Londra proprio all'avvocato Shiner, alla testa dello Iraq Historic Allegations Team, era stata chiusa nel febbraio scorso senza ulteriori conseguenze: era infatti emerso che erano palesemente false la maggior parte delle 3.500 accuse rivolte a militari britannici da parte di cittadini iracheni.

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