Francia, anti-terrorismo: il governo vuol far entrare lo stato di emergenza nel diritto comune




Categoria: ESTERI
08/06/2017 alle ore 12:49



Parigi, 8 giu 10:11 - (Agenzia Nova) - L'esecutivo del nuovo presidente francese Emmanuel Macron si prepara a spingere il pedale sulla pubblica sicurezza ed il governo diretto dal premier Edouard Philippe ha messo a punto un nuovo disegno di legge che in sostanza traspone nel diritto comune le misure più emblematiche dello stato di emergenza: lo scrive il quotidiano progressista "Le Monde" commentando il testo sottoposto ieri mercoledì 7 giugno al Consiglio della difesa.

Il "marchio di fabbrica" della nuova legge "per il rafforzamento della lotta contro il terrorismo e per la sicurezza interna, scrive con una certa preoccupazione l'analista del "Monde" Jean-Baptiste Jacquin, è che l'autorità giudiziaria viene messa da parte: arresti domiciliari, perquisizioni, braccialetto elettronico ai sospetti, chiusura dei luoghi di culto, creazione di "zone rosse", potranno essere disposti dai prefetti e dalle autorità di polizia senza che la magistratura ci metta becco.

Si tratta di misure introdotte in Francia nel 1957 durante la guerra d'Algeria e successivamente perfezionate fino alla proclamazione dello stato di emergenza immediatamente dopo le stragi di Parigi del 13 novembre 2015, e da allora tuttora in vigore; l'unico controllo giurisdizionale avverrà attraverso i tribunali amministrativi ed il Consiglio di Stato. Del resto, fa notare il "Monde" il testo è stato preparato dal ministero dell'Interno ed alla sua stesura non sembra affatto aver contribuito quello della Giustizia. Il progetto di legge, che contiene anche una serie di misure che vanno a rafforzare i poteri di intervento dei servizi segreti soprattutto in materia di sorveglianza delle comunicazioni, potrebbe essere presentato in Consiglio dei ministri il 21 giugno prossimo, dopo le elezioni parlamentari dell'11 e 18 di questo mese.