Maschio che più maschio non si può: sceglie sempre un look maschile la sottosegretaria Federica Chiavaroli (look che le è valso il soprannome di Gianni Morandi) sempre in pantaloni, ballerine che sembrano pinne (visto il numero over quaranta delle scarpe), e i colori: nero, blu o grigio. E invece eccola qui a Casa Ail, col presidente dell’Associazione contro le leucemie Domenico Cappuccilli, con una gonna damascata, lunga fin quasi alle caviglie. Da dimenticare.
Prendi una gonna, indossale male, fingi di sentirti a tuo agio: è la nuova versione di Teorema cucita addosso ( è proprio il caso di dire) al Sottosegretario made in Abruzzo.
Marco Ferradini non me ne vorrà ma non ho resistito a prendergli in prestito una strofa perfetta per il mio intento. Sempre e solo in bianco e nero (rarissimamente in blu notte), sempre e solo in pantalone ( modaioli, costosi, di sartoria ma sempre identici a se stessi!) sempre in ballerine raso terra, da sempre col capello alla maschietto quindi: quale armadio di casa Chiavaroli avrà celato per chissà quanto tempo questa azzardatissima gonna?
Gonna bacchettona che la rende ancora più impacciata: lei che, invece, è sempre perfettamente a suo agio in uno stile talmente semplice da correre il rischio di sembrare anonimo e impersonale. Ma almeno non le mettono in evidenza i piedi pinnati e la postura collegiale. Che poi detto tra noi, una gonna simile farebbe storcere il naso anche se indossata da una Naomi Campbell.
Quindi cara Federica bene hai fatto a ri-scivolare immediatamente nel tuo look monocorde: almeno è tuo e soprattutto non ci istighi a cantare Ferradini sotto la doccia. Del resto ai politici chiediamo di non cambiare casacca, mica pantalone o scarpe?
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