Di che cosa è accusato il Rettore Luciano D'Amico (indagato)


In tre distinte inchieste dovrà rispondere di indebita percezione e peculato


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
27/11/2017 alle ore 16:41

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E'accusato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato il rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico. Si tratta di quasi 60mila euro che avrebbe percepito senza averne diritto tra l'agosto 2014 e il febbraio 2017. Così sostiene l'accusa, che sottolinea come avendo D'Amico assunto l'incarico all'Arpa e successivamente alla Tua, di fatto avrebbe smesso di svolgere a tempo pieno l'attività di docente. E'questa la condicio sine qua non per poter ricoprire la carica di rettore.

Inoltre secondo la Procura avrebbe dovuto darne formale comunicazione all'Ateneo. Ma nell'ambito della medesima inchiesta a D'Amico è contestato anche il peculato. I fatti si riferiscono alla cerimonia "Welcome Matricole" del novembre 2013, e riguardano la consegna di 10 tablet di proprietà dell'Università al personale tecnico che ha affiancato gli artisti Ficarra e Picone. In quel caso il danno patrimoniale a carico dell'ateneo sarebbe stato di 2.671 euro.

Il Rettore è indagato in concorso con il professor Mauro Mattioli anche per un altro caso: era il 2013 e Mattioli da direttore generale della fondazione dell'Ateneo avrebbe richiesto l'indennità di risultato pur non avendone diritto: era infatti in aspettativa.

 

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