A24 A25, Vacca: "Irrituale appello Toto, ma regalo canoni ad Anas è inaccettabile"


Il parlamentare M5S: “ente delle strade va verso una privatizzazione fatta male. Che pagheranno come sempre i cittadini”



Categoria: ABRUZZO
08/06/2017 alle ore 00:57



Il governo deve dare conto ai cittadini della decisione di ‘regalare’ ad Anas i canoni di concessione su Strada dei Parchi che sarebbero invece spettati al ministero delle Infrastrutture. E’ quanto dice ad Impaginato.it, il deputato M5S Gianluca Vacca. Che non è certo tenero né con il concessionario della A24 A25, Carlo Toto, ma neppure con quanto deciso dall'esecutivo che ha accordato un vero e proprio "regalo" all'Anas nell’ultima manovrina approvata dal Parlamento.

“L’appello del concessionario al presidente della regione Abruzzo affinché faccia pressione sul governo dopo l’approvazione dell’emendamento sui canoni, (emendamento che riteniamo incomprensibile), è irrituale. Ma del resto in questa vicenda le anomalie sono molte” dice Vacca che chiama in causa anche Luciano D’Alfonso “dipendente in aspettativa di Anas”.

“Il concessionario non è proprietario dell’infrastruttura che invece appartiene allo Stato ed ai cittadini. E dunque non deve interessarsi a chi vada restituito tra dieci anni il ‘prestito’ che gli è stato concesso" dice Vacca che però aggiunge: "A noi, invece, a chi debba essere restituito interessa, eccome. Specie perché è nei progetti del governo la privatizzazione di Anas. Che grazie a questa misura appena varata porterà in dono, fuori dal perimetro della pubblica amministrazione, risorse che altrimenti sarebbero dovute tornare, giustamente, al ministero delle Infrastrutture” dice Vacca. Che tuona inoltre anche contro il progetto stesso della privatizzazione dell’azienda delle strade “che diventerà un ente che farà fare profitti ai privati su beni pubblici”.

“Non sappiamo – conclude il parlamentare pentastellato - perché il governo abbia creato questa provvista per Anas, se per renderla più appetibile o per un’altra ragione: quale essa sia, si tratta di una scelta irragionevole”. Dove a pagare saranno “come sempre i cittadini”.