Irlanda, rischio di elezioni anticipate per lo scandalo che ha investito la vice-premier




Categoria: ESTERI
24/11/2017 alle ore 10:37

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Londra. La Repubblica d'Irlanda rischia una crisi politica e di dover andare ad elezioni anticipate proprio nel bel mezzo dei negoziati sulla Brexit tra Unione Europea e Gran Bretagna che includono anche la delicata questione della futura frontiera con l'Ulster (Irlanda del Nord): lo scrive il quotidiano britannico "The Financial Times".

Il governo di minoranza guidato dal "taoiseach" (primo ministro, ndr) irlandese Leo Varadkar, del partito Fine Gael, è in bilico a causa della polemica cresciuta intorno alla "tanaiste" (vice premier, ndr) Frances Fitzgerald: la donna è accusata di aver coperto l'insabbiamento di una denuncia di corruzione nella polizia rivolta alcuni anni fa da un agente che era poi stato messo a tacere; lo scandalo ha già portato alle dimissioni di due successivi capi della polizia irlandese. Nei giorni scorsi il partito di opposizione Sinn Fein ha presentato in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti della signora Fitzgerald che potrebbe essere votata anche un altro grande partito, il Fianna Fáil, i cui voti sostengono dall'esterno il gabinetto Varadkar.

Il premier irlandese si trovava quindi nella difficile posizione di dover decidere se cacciare la sua stessa vice o se invece difenderla e rischiare appunto la caduta del suo esecutivo: la situazione si è fatta drammatica ieri giovedì 23 novembre, dopo che il premier ha convocato d'urgenza i suoi parlamentari e ne ha ottenuto l'appoggio incondizionato a difesa della "taodiste" Frances Fitzgerald. Secondo gli osservatori citati dal "Financial Times", il "taoiseach" Leo Varadkar conta sul fatto che nessuno sarebbe seriamente interessato ad una crisi di governo nel momento in cui la Repubblica d'Irlanda è impegnata ad ottenere l'appoggio dell'intera Unione Europea alla sua richiesta di condizionare ogni possibile accordo sulla Brexit al mantenimento anche in futuro della frontiera aperta con l'Ulster, la porzione settentrionale dell'isola che fa parte del Regno Unito. Ma si tratta di un calcolo azzardato, nota il "Financial Times" che ha raccolto le opinioni di diversi parlamentari filo-governativi i quali temono che lo scontro possa "finire in lacrime" per il gabinetto del premier Varadkar.

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