New York. Funzionari del dipartimento di Stato statunitense hanno accusato oggi il segretario del dipartimento, Rex Tillerson, di aver violato la legge federale escludendo Myanmar, l’Iraq e l’Afghanistan dalla lista annuale di paesi che utilizzano i bambini come soldati.
La legge Usa prevede che i paesi che fanno parte della lista non debbano ricevere aiuti o armi dagli Stati Uniti. Se la dimenticanza fosse intenzionale gli Usa potrebbero continuare a fornire aiuto militare. È quanto riporta il quotidiano “New York Times”. Tillerson non è tenuto a seguire le raccomandazioni che emergono dalla segnalazione dei funzionari. Il Rapporto statunitense sul traffico di persone individua annualmente i paesi stranieri che reclutano, finanziano e usano i bambini soldato. Il Rapporto è stato sempre utilizzato come strumento diplomatico di deterrenza e colpisce, a meno che il presidente degli Stati Uniti non disponga diversamente, i paesi sottraendo assistenza e licenze commerciali per l’equipaggiamento militare come prescritto dalla legge sulla prevenzione di bambini soldato. Serve, in sintesi, a gettare discredito e biasimo affinché i paesi coinvolti cessino nella pratica di far combattere i bambini. Tillerson si è difeso sostenendo che i tre paesi stanno facendo sforzi per reprimere più severamente quel genere di crimini. Ma i funzionari hanno ricordato che la legge prevede lo sradicamento totale della biasimevole pratica e dunque l’omissione di Tillerson non sembra giustificata.
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