Suicidio Guido Conti, il mistero della terza lettera e la vicenda Total


L'ex comandante provinciale del corpo forestale di Pescara lascia moglie, figlie e tanti dubbi su inchieste e scelte


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
20/11/2017 alle ore 17:51

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Si è ucciso venerdì 17 novembre con un solo colpo di pistola calibro 9 alla tempia destra l’ex comandante provinciale del corpo forestale di Pescara Guido Conti. Lascia moglie e due figli. Lo hanno trovato vicino alla sua auto parcheggiata alle pendici del monte Morrone. Il suicidio di Guido Conti, 58 anni di Sulmona, resta però avvolto da un alone di mistero.

Si ero dimesso ad ottobre dall’arma dei carabinieri. Dopo la sua morte, sono state rivenute due lettere indirizzate ai familiari. Ma il generale ne avrebbe scritta una terza. Rimane ancora sconosciuto il destinatario. Secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, l’uomo sarebbe uscito di casa a Sulmona venerdì mattina intorno alle 9 e con la sua Smart sarebbe prima andato in una tabaccheria in via De Nino per acquistare tre fogli e tre buste.

Avrebbe quindi scritto le lettere e poi si sarebbe diretto vero il monte Morrone per togliersi la vita. Una scelta non casuale, visto che il generale amava quel luogo e spesso faceva lunghe passeggiate lungo la provinciale che da Sulmona sale verso Pacentro. Conti ha parcheggiato l'auto in una piazzola che costeggia la provinciale è sceso e si è ucciso con la sua pistola. Il corpo è stato ritrovato da due forestali, che avevano lavorato con lui a Sulmona. L'area è stata delimitata per i rilievi del caso, sul posto sono intervenuti i carabinieri e il sostituto procuratore Aura Scarsella. 

Nella missiva rivolta alla famiglia Conti fa riferimento al disastro che ha colpito l’hotel di Farindola (Pe) il 18 gennaio scorso.

L’agenzia AdnKronos aveva anticipato il contenuto: “Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata – scriveva Conti -. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l’albergo, di cui non so nulla, ma per l’edificazione del centro benessere, dove solo poi appresi non esserci state vittime. Ma ciò non leniva il mio dolore. Pur sapendo e realizzando che il mio scritto era ininfluente ai fini della pratica autorizzativa mi sono sempre posto la domanda: Potevo fare di più?”

Guido Conti aveva diretto l’inchiesta sulla discarica dei veleni di Bussi e aveva svolto indagini anche anche su traffici di rifiuti e sul terremoto in Abruzzo. Dopo essere andato in pensione aveva assunto un importante incarico alla Total Erg in Basilicata, come 'Direttore Esecutivo Ambiente e Sostenibilità'. Poi un ripensamento improvviso e inspiegabile, a soli 15 giorni dalla presa in servizio: Conti decide di rinunciare al suo incarico e dimettersi.

Sulla vicenda intanto è stata aperta un’inchiesta. Il sostituto procuratore Aura Scarsella che coordina le indagini ha disposto il sequestro dell’autovettura personale e di quella aziendale, il telefonino che Conti ha lasciato a casa, l’ipad, le sue agende, le lettere ritrovate in auto e l’arma.

Oggi i funerali nella chiesa di Santa Maria della Tomba di Sulmona. Saranno presenti anche il comandante interregionale 'Ogaden' dei Carabinieri, generale di corpo d'armata Giovanni Nistri, e il generale Davide De Laurentis, vicecomandante del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare.

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