Madrid. Un giudizio mirato a saldare conti politici e non un processo equo è ciò che aspetta Carles Puigdemont e gli altri quattro ex consiglieri se dovessero decidere di tornare in Spagna. Questa la linea che seguirà la difesa coordinata per i cinque ex membri della Generalitat e del governo catalano. “La Spagna non punta a nessun atto individuale, ma mira a punire le decisioni politiche, che tutti conoscevano e che rappresentano la ragione per cui sono stati eletti dal popolo catalano. Sono perseguitati per le proprie opinioni politiche e per tale ragione il giudice belga deve rifiutare la richiesta di estradizione”, ha dichiarato l’avvocato difensore Paul Bekaert, citato dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia”. Puigdemont ha ammesso ieri che è stata effettuata un’analisi errata della situazione in Catalogna perché l’ex governo catalano puntava a un’aperta negoziazione basata sul dialogo con il primo ministro Mariano Rajoy e che l’Unione europea e la Nato si sarebbero opposte a un’eventuale deriva autoritaria della Spagna contro la Catalogna.
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