C'è anche un'interrogazione di Bersani per i 420 lavoratori della Honeywell


Cala il sipario ufficialmente sullo stabilimento di Atessa che produce turbo diesel


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
15/11/2017 alle ore 16:27



Cala il sipario sullo stabilimento di Atessa (Chieti) che produce turbo diesel. La Honeywell ha formalmente comunicato la decisione di chiudere la fabbrica dove sono impiegati 420 lavoratori, in sciopero da 60 giorni.

L’azienda ha sostenuto che, a conclusione della procedura di solidarietà che scade il prossimo 2 aprile, verrà aperto il percorso di mobilità. Intanto i sindacati hanno convocato un’assemblea che si terrà questo pomeriggio presso la sala consiliare del Comune di Atessa.

Dopo l'annuncio odierno di chiusura dello stabilimento è stata presentata un’interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico (Mise) Carlo Calenda firmata da Pier Luigi Bersani con la quale si chiede l'intervento del Governo.

 

INTERROGAZIONE

"Questa conclusione drammatica della vertenza - si legge nel documento firmato da altri 28 parlamentari - rappresenta un duro colpo non solo per i 420 lavoratori e le loro famiglie, ma per la economia della provincia di Chieti e della Regione Abruzzo con una caduta brusca dell'occupazione, del reddito e dei consumi. Occorre operare un intervento del Governo e della Regione Abruzzo per portare la Honeywell ad una valutazione più responsabile della scelta annunciata e lavorare insieme ad una soluzione diversa che salvaguardi la presenza produttiva ed occupazionale di questa multinazionale in Abruzzo".

 

MELILLA

Il deputato Art.1-Mdp Gianni Melilla ritiene la decisione dei vertici della Honeywell inaccettabile: “420 lavoratori vedono svanire il loro lavoro e la serenità delle loro famiglie. Una intera area dell’Abruzzo, la val di Sangro, subirà le ripercussioni generali di questa caduta di reddito e consumi – rimarca Melilla-. L’economia abruzzese subisce un colpo duro. Ma quello che mi preme evidenziare – incalza l’onorevole- è adesso il dramma umano che vivono gli operai di questa fabbrica già duramente provati da 2 mesi ininterrotti di sciopero”.

Melilla rivolge un appello alla Regione, ai sindacati e al Governo per evitare che lo stabilimento venga delocalizzato in Slovacchia: “A questo punto devono concordare una strategia per contrastare questa scelta di delocalizzazione della Honeywell che negli anni passati ha avuto dallo Stato italiano tanti incentivi e aiuti".

 

DI GIUSEPPANTONIO

È una giornata triste per l’Abruzzo intero anche per il Segretario regionale dell’Udc e sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio: "La chiusura dell’ Honeywell è una notizia di una gravità assoluta –osserva-. Il mio primo pensiero va ai lavoratori e alle loro famiglie. Lavoratori che, negli anni, hanno fatto grande questa azienda e che ora si sono visti chiudere la porta in faccia. Questo è inaccettabile Non possiamo non reagire e per questo chiederò l’intervento dei nostri rappresentanti alla Camera e in Senato. Alla Regione, rivolgo l’appello perché ci si attivi immediatamente per non lasciare da soli i 420 dipendenti. L’Udc - conclude Di Giuseppantonio- è pronta a fare la sua parte”.

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