Germania, ministro emiratino dello sviluppo sociale: necessari maggiori controlli sulle moschee




Categoria: ESTERI
15/11/2017 alle ore 14:53

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Amburgo. La moschea di Berlino Fussilet, frequentata dall'attentatore di Berlino Anis Amri, è stata chiusa dopo l’attacco al mercato di Natale dello scorso anno. “Al fine di evitare atti simili, le funzioni islamiche dovrebbero essere meglio controllate dalle autorità tedesche e europee”, ha dichiarato al settimanale "Der Spiegel" il ministro dello Sviluppo sociale degli Emirati Arabi Uniti, Nahjan Mubarak Al Nahjan, che dirige il Dipartimento della tolleranza di Abu Dhabi. “Non si può solo aprire una moschea e permettere a tutti di andarci e predicare, deve essere concesso un permesso”, ha precisato. I paesi del Vecchio continente fanno bene a permettere l'apertura di moschee e centri comunitari. I leader religiosi, però, devono essere formati e provvisti di una formale licenza. In Germania, lo Stato non ha alcun ruolo nella selezione dei predicatori nelle moschee, e queste ultime sono libere di operare senza alcun permesso in virtù della libertà religiosa garantita dalla Legge fondamentale. Negli Emirati Arabi Uniti e in diversi altri paesi della regione, le moschee sono sottoposte al controllo del governo, che punta a evitare la radicalizzazione. I servizi di intelligence sono e le forze di sicurezza hanno maggiori poteri di intervento rispetto a quelli europei, che secondo il settimanale hanno consentito di evitare gravi attacchi terroristici in passato In Germania, l’Ufficio per la protezione della Costituzione controlla decine di moschee. Nel novembre del 2016, la polizia ha arrestato il predicatore Abu Walaa a Hildesheim. L’islamista iracheno è sospettato di aver reclutato giovani musulmani per conto dell’Isis.

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