Usa: scandalo Moore, le opzioni in campo del Partito repubblicano




Categoria: ESTERI
15/11/2017 alle ore 10:49

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New York. Cresce il numero dei parlamentari del Partito repubblicano statunitense (Gop) che chiedono che Roy Moore, candidato repubblicano alle elezioni suppletive in Alabama il prossimo 12 dicembre, si ritiri dalla corsa.

Moore è stato accusato da cinque donne (l’ultima ieri) di molestie sessuali. Gli episodi si riferiscono ad oltre 40 anni fa, quando le donne erano tutte minorenni. Per evitare per perdere le elezioni per aggiudicarsi un importante seggio al Senato a sostegno dell’esile maggioranza repubblicana, i senatori Gop hanno in campo varie ipotesi. È quanto riporta il quotidiano statunitense “New York Times”. Il nome di Moore non può essere cancellato dalla scheda elettorale, essendo trascorso il termine di 76 giorni dalla data delle elezioni, le schede sono infatti state stampate e distribuite il 18 ottobre scorso. I repubblicani potrebbero schierare il candidato che ha perso le primarie contro Moore con il sistema “write-in campaign”. Gli elettori dovrebbero scrivere a mano in nome del candidato sulla scheda, ma se il sostituto di Moore, Luther Strange non dovesse vincere gli verrebbe preclusa la possibilità di candidarsi con il Gop per sei anni. È poi improbabile che il governatore Kay Ivey, che ha il potere di farlo, acconsenta a spostare la data delle elezioni con un margine così stretto. Se Moore fosse eletto i repubblicani si sono in parte già espressi in favore della sua espulsione. Una procedura che richiede la maggioranza dei due terzi dei voti (66) e che è stata adottata l’ultima volta nel 1862. Se il Gop riuscisse ad espellere Moore, il governatore dell’Alabama potrebbe nominare un sostituto che non sia di imbarazzo all’establishment repubblicano. Le elezioni di mid-term, infatti, non sono lontane.

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