L’Abruzzo peggiora e peggiora a vista d’occhio. Lo dice il rapporto Svimez del 2017: questa è l’unica regione del sud Italia i cui dati economici a cominciare dal pil vanno malissimo. Il prodotto interno lordo dell’Abruzzo si attesta sul segno meno, -0,2 per cento per la precisione, mentre crescono Campania (+2,4%), Basilicata (+2,1%), Molise (+1,6%), Calabria (+0,9%), Puglia (+0,7%), Sardegna (+0,6%), Sicilia (+0,3%).
Sì, l’Abruzzo va peggio di tutte le regioni meridionali che anzi registrano il segno più, a partire dalla Campania per finire al vicino Molise, che addirittura si attesta sull’1,6 per cento.
“Il Mezzogiorno – si legge nel rapporto Svimez – è uscito dalla lunga recessione e nel 2016 ha consolidato la ripresa, registrando una performance per il secondo anno superiore, se pur di poco, rispetto al resto del Paese.
Il tasso di occupazione nel Mezzogiorno è ancora il più basso d’Europa (35% inferiore alla media dell’Unione europa), nonostante nei primi 8 mesi del 2017 siano stati incentivati oltre 90 mila rapporti di lavoro nell’ambito della misura Occupazione Sud”.
Bocciate le politiche di sviluppo del centrosinistra, attaccano Fabrizio Di Stefanodi Forza Italia e Sara Marcozzi dei Cinquestelle.
Un dato difficile da contestare, che fa da contraltare a tutte le mirabolanti promesse ed esibizioni della giunta regionale. Che però nel pomeriggio ha affidato a Silvio Paolucci una specie di arrampicata sugli specchi per dire che in fondo, anche secondo Svimez, qualcosa di buono l’Abruzzo l’ha fatto.
“Il rapporto Svimez 2017, presentato questa mattina a Roma e riferito all’anno 2016, offre diversi spunti positivi per quanto riguarda il nostro territorio. Per quanto riguarda l’occupazione, la variazione tra 2016 e 2015 segna un +0,5% (da 521.600 a 524.200 unità) mentre diminuisce del 3,2% il tasso di persone in cerca di occupazione (da 69.100 a 66.900) – dice Paolucci – Allo stesso modo cresce (+1,2%) il tasso di occupazione, passando dal 54,5% al 55,7%, e si riduce (-0,5%) il tasso di disoccupazione, che passa dal 12,6% al 12,1%. Numeri che distanziano di gran lunga il dato medio del Mezzogiorno, che vede il tasso di occupazione al 43,4% e quello di disoccupazione al 19,6%”.
E via di questo passo.
ps: contenti loro. Peccato per il Pil, che la dice lunga sullo stato della nostra economia.