Tanti ruoli, tante persone nella stanza di mediazione familiare: cominciamo con la mamma


Mamme, papà, nonni: una vera e propria equipe al lavoro nella stanza di mediazione. Ecco la prima figura


di Teresa Lesti
Categoria: RiMediamo
06/11/2017 alle ore 07:00



Essere mamme è una avventura meravigliosa, ma molto complessa! Al momento della scoperta di aspettare un figlio ci sentiamo felici, al tempo stesso spaventate e poi pian piano ciascuno di noi comincia a ritagliarsi su misura il proprio “essere mamma”.

La scommessa più grande è rappresentata proprio dall’autenticità della nostra missione: fare la mamma si impara sperimentandosi quotidianamente e crescendo attraverso il rapporto con il proprio figlio, riconoscendosi difficoltà, limiti e anche le immense risorse che ciascuno di noi ha dentro di sé.

Avere cura di un bimbo presuppone l’amore e la cura per se stessa e questo le mamme non devono mai dimenticarlo! Spesso per noi donne non è semplice coniugare i tanti ruoli a cui sentiamo di assolvere: donna, compagna, madre e professionista. Ci sentiamo spesso sotto pressione, a volte inadeguate e sempre di corsa!

Facciamo molto, sicuramente quello che possiamo e a volte ci piacerebbe tanto che tutto questo lavoro e questo impegno profusi dentro e fuori casa ci venissero riconosciuti!

Ebbene, in mediazione familiare, avviene tante volte, nella fase dei reciproci riconoscimenti e della trasformazione della conflittualità da una spirale distruttiva ad un nuovo vortice di energia positiva, che tutto questo sforzo trovi una sua accoglienza, un suo contenimento e un suo autentico riconoscimento da parte proprio della persona dalla quale abbiamo bisogno che ci arrivi una simile restituzione positiva.

“Ho fatto tanto per te, per noi, per il nostro bambino; tu non c’eri mai, sempre al lavoro e la sera quando tornavi stanco io cercavo anche di non lamentarmi per non appesantirti con i miei problemi e ti facevo trovare nostro figlio mangiato, pulito e sveglio in modo che tu potessi almeno vederlo e starci un po’ insieme…ma tutto questo lo hai mai capito ed apprezzato???!!! Io dovevo lavorare, pensare alla casa, a nostro figlio e tu….a cosa hai pensato oltre al tuo lavoro?.....a trovarti una distrazione di venti anni più giovane di te…vergognati!”

Di fronte a questo urlo di dolore, frustrazione e richiesta di riconoscimento da parte della donna, a volte avviene quello che noi mediatori amiamo chiamare il miracolo della stanza di mediazione familiare: l’altra parte ascolta impietrita, profondamente colpita perché mai come in quel momento ha chiaro il dolore della persona con cui ha vissuto e che ha amato per anni, comunque la madre del proprio figlio e con una voce spesso timida ma al tempo stesso ferma pronuncia parole come queste

“grazie, per quello che hai fatto per me e per nostro figlio, l'ho sempre apprezzato anche se, forse, non ho mai saputo dirtelo. Sei una buona madre, questo rimane e nessuna persona al mio fianco prenderà il tuo posto con nostro figlio. Stai serena! Mi dispiace sentire che ti sei tanto sacrificata, ma anche io ho lavorato e ho cercato di essere presente con te e con il bambino. Mi sono allontanato da te ma non è colpa tua, me ne assumo la responsabilità. Ti chiedo solo oggi di cercare per lui di avere un buon rapporto come genitori”.

A quel punto la signora spesso mi guarda e dopo qualche momento di silenzio ricco di significato, il cui rispetto è fondamentale nella stanza di mediazione, mi dice “ricominciamo a lavorare dottoressa, credo che sia giusto che nostro figlio trascorra più tempo con il padre e anche in presenza della sua nuova compagna, ci aiuti a trovare un modo perché questo possa avvenire nella maniera più serena per nostro figlio e più indolore per me”.

Concludo con la figura ed il ruolo della mamma, una “possibile mamma “ di cui ho scelto di raccontarvi il vissuto emotivo e le difficoltà, senza nessuna pretesa di racchiudere altre diverse situazioni o dinamiche relazionali, in quanto ogni persona, ogni coppia ed ogni famiglia è a sé.

Nel prossimo articolo parleremo di un possibile papà e del suo mondo….a presto miei lettori!

 

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