Per dire un sì servono tante componenti, tra cui la cornice. Sfilate, tendenze e suggerimenti: cos'è stato Vasto Sì Sposa (by Confcommercio), che per il quarto anno consecutivo ha dato fiato all’evento dedicato al matrimonio.
Decine di modelli di abiti da sposa, confetti di ogni gusto e formato, suggerimenti preziosi per bomboniere e per tutto quanto ruota intorno al giorno più bello della propria vita, il matrimonio. Nello scorso fine settimana, nei saloni del Palace Hotel di Vasto, è andata in scena “Vasto Sì Sposa”, la kermesse patrocinata da Confcommercio Chieti.
L’atteso evento fieristico ha visto la partecipazione di espositori del territorio vastese ma anche delle regioni limitrofe, come Molise e Puglia. Nell’intensa due giorni vastese non sono mancate sfilate di abiti da sposa, con le ultime tendenze da matrimonio in vetrina, momenti di intrattenimento, stand con bomboniere e con idee di partecipazioni originali.
Ad impreziosire la manifestazione, poi, auto d’epoca e suggerimenti fotografici da parte di esperti del settore per immortalere al meglio la giornata del proprio matrimonio. Sono state centinaia le persone che hanno visitato la quarta edizione di “Vasto Sì Sposa” ad ulteriore riprova di quanta attenzione ci sia intorno al matrimonio, un nuovo modello economico inserito da Confcommercio nel cosiddetto comparto dell’ “Economia della bellezza”. Un settore di mercato che continua a scalare posizioni nel commercio dal momento che l’economia della bellezza, in Italia, vale ben 240 miliardi, il 17% circa del Pil del Paese con una possibile crescita calcolata in altri 130 miliardi. Per questo Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti, invita a sfruttare a pieno l’indotto economico della bellezza.
“L’Italia è considerata sinonimo di bellezza in virtù del suo patrimonio culturale, artistico, monumentale, paesaggistico ma anche per l’alimentazione, il gusto, il design e la moda. La ripresa deve ripartire da questo immenso patrimonio materiale di bellezza. Non potevamo certo sfidare i mercati globali sulla competitività del prezzo, ma possiamo sfidarli e vincere le nostre partite- afferma Tiberio- se adottiamo una visione dello scambio di beni e servizi che metta al centro la persona, le sue emozioni, i suoi sensi.”
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