Ecco come esplode il bubbone Cotir: ricerca inutile e l'Abruzzo se ne disfa?


Non solo rischi per i lavoratori, ma per l'intero comparto della ricerca in agricoltura che invece altrove è supportato


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
31/10/2017 alle ore 16:02

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Il bubbone Cotir è esploso. E non oggi. Nonostante promesse di soluzione, tentativi di riequilibrio, comunicati e lanci di agenzie. Come? A meno di grosse sorprese (e di questi tempi e in questa Regione non si sa mai) il Cotir di Vasto ha dinanzi a sé un destino già segnato. Salvezza dei dipendenti? Futuro migliore e diverso dal presente? Più probabile che sia riconvertito in alloggi per immigrati.

E i lavoratori? Qualcuno trasferito (si parla del Crua), la stragrande maggioranza mandati a casa. E'il frutto cresciuto in questi tre anni sull'albero di dibattiti, incontri, promesse e grandi ragionamenti nati attorno al centro di ricerca che, se in altri ambiti nazionali è diventato l'occasione per uscire dalle sabbie mobili della crisi, in Abruzzo è stato trattato con troppa sufficienza.

Per dire, ieri c'è stato l'ennesimo vertice in Regione con il Governatore che ha incontrato i dipendenti. Il risultato? Secondo il Consigliere Regionale di Forza Italia Febbo “eliminare il CdA sostituendolo con quattro commissari fantasma, trascinare allo stremo e senza soluzioni la fase di liquidazione, riconvertire solo il Crab di Avezzano escludendo completamente quello di Vasto, non attuare specifiche Misure del Programma di Sviluppo Rurale dove aderire con progetti di ricerca, non prevedere un specifico piano di ammortizzatori sociali previsto dalla legge per i dipendenti sono le principali cause della morte del Cotir di Vasto”.

Ciò che lascia perplessi, al di là delle fisiologiche schermaglie politiche, è il fatto che mentre altrove i Centri di Ricerca sono utilizzati dalle Regioni proprio per implementare settori nevralgici per il nostro Paese e le sue conformazioni sociali, come appunto la ricerca in agricoltura, in Abruzzo si sceglie di eliminare il problema.

Forse è un problema troppo grosso, forse è troppo difficile da gestire, forse necessita di altre competenze per essere meglio amministrato, forse è stato più semplice cassare con un tratto di penna la parola Cotir anziché usare l'olio di gomito per farsi venire una buona idea e applicarla con serietà e professionalità. Forse.

 

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