Discarica Bussi, di chi è la colpa dei fondi svaniti? Parlano Marcozzi e De Sanctis e puntano il dito rispettivamente contro Regione, Provincia e magistratura.
È scoppiata la bomba. La Regione Abruzzo ha approvato una delibera con la quale dirotta sulla viabilità provinciale i soldi destinati alla bonifica di Bussi. I fondi del Masterplan destinati alla discarica dei veleni potrebbero essere utilizzati per asfaltare le strade dell’Aquila, del Chietino, dell’area vestina e per il Central Park di Lanciano intitolato a Pino Valente. Nell’atto incriminato, inoltre, la delibera 565 dell’11 ottobre, non si legge mai la parola Bussi, ma si usa il nome in codice “Psra 43”.
QUI M5S
“Un atto inaccettabile che toglie le speranze di bonifica a Bussi e ai territori dell’intera Val Pescara- commenta la Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi-. Il governo Renzi, con il DDL Del Rio, toglie risorse e struttura alle Province sulle quali, però, continua a gravare l'onere della manutenzione delle strade provinciali. Le mai-abolite province, dunque, non hanno più fondi per colpa del governo Pd e la rete viaria abruzzese si riduce a un colabrodo - accusa la pentastellata -. Quale la risposta a tutto ciò del presidente di Regione D'Alfonso? Togliere soldi alla bonifica di Bussi e alle piste ciclabili costiere in favore della manutenzione delle strade!”.
La grillina continua l’attacco al presidente D’Alfonso. “Con DGR 565 dell’11 Ottobre scorso, la Giunta Regionale ha ritenuto di sottrarre i fondi destinati alla bonifica della discarica Tremonti di Bussi (18 milioni di euro sui 60 programmati) per destinarli alla rete viaria regionale. E' scritto nella citata delibera che “le risorse attribuite a titolo di Fsc 2014-2020 all’intervento codice Psra 43, per un importo pari a 18.500.000,00 euro, si realizzano attraverso la copertura economica del privato titolare del dovere contrattuale Edison spa, poiché con propria programmazione di fondi privati procede alle attività di bonifica previste nell’intervento in argomento”.
Secondo il Capogruppo del M5s alla Regione, “si tratta di un’affermazione che sembrerebbe non corrispondere ai fatti che stanno emergendo in sede processuale perché Edison spa non ha mai riconosciuto, ma anzi ha contestato, la propria responsabilità in merito alla procurata contaminazione del sito di Bussi”.
Inoltre “il progetto che la Edison spa ha presentato per la discarica Tremonti, in discussione dinanzi al Tavolo Tecnico (e non in Conferenza dei Servizi!) indetto dal MISE per il 31 ottobre, non è un progetto di “bonifica” ma solo una “ipotesi di intervento” che sembrerebbe essere invece una messa in sicurezza d'emergenza e/o permanente”.
Quindi ad oggi si è “lontanissimi da un vero e proprio Progetto di Bonifica. I 60 milioni di euro previsti originariamente dal Masterplan per la bonifica della discarica Tremonti sono la somma che occorre per realizzare detta bonifica in sostituzione e in danno di Edison e, dunque, l’aver sottratto 18 milioni di euro comporterà non avere fondi sufficienti per effettuare la bonifica!”
Un altro aspetto da non sottovalutare secondo la grillina “è la mancata considerazione della bonifica delle aree pubbliche, per legge a carico della pubblica amministrazione”. Sostiene infatti la consigliera che “nel Masterplan non sono previsti fondi per la bonifica delle aree pubbliche, né i fondi per intervenire in sostituzione e in danno per le aree private. La stessa Solvey sembrerebbe non avere intenzione di accollarsi i costi della bonifica e tanti altri privati coinvolti potrebbero seguire questo esempio”.
E conclude: “Chiediamo al Presidente D’Alfonso di fare immediata retromarcia sulla delibera, annullandone immediatamente gli effetti. Si destinino alle strade i fondi per realizzare quelle inefficaci e costosissime Vasche di Laminazione sul fiume Pescara, per le quali sono stanziate 54 Milioni di Euro”
QUI FORUM H2O
Secondo Augusto De Sanctis del Forum H2o, “Il vero problema di Bussi è che la magistratura non ha trovato nulla da dire su 10 anni di inadempienze e ritardi. Inoltre, la Provincia, finora non è stata in grado di pronunciarsi sulll'identificazione del soggetto responsabile della contaminazione, compito che l’ente pubblico ha per legge”, da quando cioè nel 2006 è stata introdotto la nuova disciplina in materia di procedure di bonifica da effettuarsi nei siti contaminati da parte del soggetto estraneo alla potenziale contaminazione. La norma infatti prevede che “la provincia si attivi, sentito il comune, per l'identificazione del soggetto responsabile al fine di dar corso agli interventi di bonifica”
Oggi intanto a Roma presso la sede del Ministero dell’ambiente si terrà la conferenza di servizi con la quale verrà convocato il tavolo tecnico sui progetti presentati da Edison relativi alla Discarica Area Tremonti (trasmesso da Edison Spa con nota del 13.10.2017) e alla “Relazione tecnico descrittiva degli esiti delle indagini integrative e Modello Concettuale dell’area Tre Monti” (trasmessa da Edsion con nota del 12.10.2017). All’ordine del giorno anche il Progetto degli interventi sul sito- area ex Montecatini, Pian D’Orta (PE)” e la “Relazione tecnico descrittiva dei risultati delle indagini di caratterizzazione svolte sul sito di Pian D’Orta”, trasmessi da Edison con nota del 12.10.2017.
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